Vitiritti e Giori: Altomonte per noi è casa, è cuore
«Altomonte per noi è casa, è cuore. Siamo due amici molto legati alla storia e alle tradizioni del nostro paese, che non abbiamo mai voluto abbandonare. Entrambi trascorriamo giornate impegnative ma soddisfacenti e svolgiamo un doppio lavoro: io mi occupo di ristorazione, mentre Pasquale lavora nel marketing pubblicitario. Noi ci siamo sempre confrontati sul voler creare qualcosa di peculiare proprio ad Altomonte, un’attività capace di sostenere concretamente lo sviluppo del territorio e della sua comunità. Così abbiamo deciso di iniziare una nuova avventura fondando ‘Braalla’», ha affermato ai nostri microfoni Luigi Vitiritti, uno dei due soci dell’ecommerce che mira a rendere Altomonte unico e universale valorizzando tutte le sue produzioni artigianali tipiche. Già. Unico e universale, ci sembrano le due parole che racchiudono al meglio la filosofia e la storia di Pasquale e Luigi, due ragazzi trentenni innamorati del proprio territorio tanto da decidere di dover agire per contribuire al suo sviluppo economico e sociale. Due percorsi professionali affascinanti e, se ci pensi, perfettamente complementari, ben presenti nello spirito di «Braalla»: Luigi è appassionato di ristorazione e lavora nel mondo del food, che ad Altomonte si traduce in eccellenza gastronomica, capace di custodire e riproporre in termini moderni ma antichi allo stesso tempo, i sapori e le sensazioni autentiche di una tradizione contadina unica, mentre Pasquale, appassionato di pubblicità, si impegna ogni giorno nel dare nuova vita alle tradizioni locali, non solo gastronomiche, rese attraverso il web universali e accessibili proprio a tutti.
Entrambi ci tengono particolarmente a sottolineare come il loro borgo sia al centro delle loro vite professionali ed umane e ci hanno raccontato la scelta del logo di «Braalla». Il pittogramma è infatti una rappresentazione del meraviglioso rosone della Chiesa di Santa Maria della Consolazione di Altomonte, o meglio, dell’antica «Brahalla», il nome originario del borgo tanto amato da Luigi e Pasquale che continua ad affascinare per la sua storia, le sue tradizioni e i segni di un’identità ben definita declinata in mille e sfaccettate peculiarità artigianali. Nel logo c’è tutta la bellezza e lo spirito di questi due ragazzi: una loro «creatura», Bra(h)alla, che nasce ed è sostenuta, anche graficamente, dalla storia e dalla tradizione di Altomonte, di cui la Cattedrale è uno tra i simboli più nitidi.
Incuriositi dal loro racconto appassionato e coinvolgente, abbiamo chiesto a Luigi e Pasquale come e dove sia nata l’idea di creare «Braalla», Luigi ci ha fatto divertire e riflettere su come spesso nella quotidianità si nascondano attimi di travolgete ispirazione: «un giorno di novembre ci siamo trovati a parlare del nostro territorio e delle aziende che lo animano davanti ad un piatto di spaghetti aglio e olio home made a casa di Pasquale», ci racconta Luigi, «mentre io lo rimproveravo scherzosamente di non saper cucinare, entrambi ci siamo accorti di quanto il piatto di ceramica artigianale abbellisse notevolmente l’armonia del pasto, esaltandone la vista e incentivandone l’assaggio. Proprio da qui è nata l’idea di creare qualcosa che in realtà, a ben vedere, già c’era: un e-commerce ad Altomonte in grado di mettere in rete le produzioni artigianali locali già presenti, raccontando a tutto il mondo la bellezza, i sapori di qualità e le tradizioni di nicchia del nostro territorio».
Da quel giorno di inizio novembre Pasquale e Luigi lavorano gomito a gomito e hanno visto partecipare attivamente e con entusiasmo la comunità locale di Altomonte resasi disponibile nel supportare questa preziosa iniziativa che, in fondo, racconta qualcosa anche di loro, della loro storia e identità espressa nella maestria artigiana. Adesso «Braalla» spedisce «frammenti di Altomonte» in tutto il mondo, soddisfatto e quasi commosso, Luigi ci ha confidato: «Io e Pasquale abbiamo sempre vissuto ad Altomonte, ci siamo spostati temporaneamente per lavoro, ma abbiamo sempre deciso di mantenere qui ferme le nostre radici. Il lavoro ci ha dato l’opportunità e l’immenso piacere di poter vivere nel borgo che amiamo e di questo siamo molto felici, il nostro più grande piacere sarebbe quello di vedere molti giovani tornare ad Altomonte e contribuire ancor di più al suo sviluppo economico e sociale. E’ stato molto emozionante ricevere le prime richieste dalla Svizzera, Inghilterra e Stati Uniti, soprattutto da parte di cittadini originari di Altomonte che ora vivono all’estero e vogliono sentire tutto il calore e l’unicità artigianale del proprio borgo e questo ci ha davvero riempiti di orgoglio».
Una bella storia di due giovani operosi, Luigi Vitiritti e Pasquale Giori, che racconta il volto di una Calabria in movimento desiderosa di investire e scommettere sulle proprie enormi potenzialità, custodite nelle tradizioni delle comunità locali di Altomonte, uniche e universali e sempre più apprezzate in tutto il mondo.
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Foto di copertina di E-borghi