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«US Palmese» si preannuncia come pellicola di successo per la prossima stagione cinematografica

«US Palmese» si preannuncia come pellicola di successo per la prossima stagione cinematografica

Si sono concluse da pochi giorni le riprese del film «US Palmense» girato proprio a Palmi dai «Manetti Bros», Antonio e Marco Manetti, e dal celebre attore lucano Rocco Papaleo. Il film è una storia cinematografica divertente e ricca di significati in grado di raccontare il riscatto dell’intero Mezzogiorno immaginando una realtà che sa sognare. A darne notizia è stata «Reggio Today» intervistando i protagonisti di questo sogno dietro la cinepresa che ha ripreso l’arrivo di un giocatore di calcio di primo livello nell’amata Palmense, squadra diventata un simbolo cittadino e uno dei tanti motivi di orgoglio e appartenenza, che tra l’altro, durante le riprese a Palmi ha conquistato il campionato di promozione approdando in eccellenza. Sarà il caso? Chi lo sa, sicuramente sognare in grande ed essere positivi non ha mai portato male a nessuno e il buon umore e l’accoglienza non sono mai mancate a questa straordinaria comunità.

Come nasce questo film? I «Manetti Bros» sono originari proprio di Palmi e hanno raccontato a Reggio Today l’ideazione di questa pellicola: «eravamo piccolini, negli anni ’80 dopo una partita abbiamo sentito un tifoso proporre una colletta dei palmesi per comprare Maradona e farlo giocare qui. Nel nostro film abbiamo realizzato questo desiderio inventando una storia simile», ha affermato Marco Manetti, facendo riflettere su come a volte la realtà superi la fantasia e quest’ultima si ispiri alla prima. Come detto per la Città di Palmi, l’US Palmense è molto seguita e costituisce per i parmensi una sorte di religione laica, un amore incondizionato verso una delle società sportive più antiche dell’intera Calabria, capace di far ritrovare ogni domenica questa comunità per incitare la squadra della propria città. A parlare dell’amore per il calcio e della passione per la propria squadra è stato lo stesso Rocco Papaleo, il quale ha affermato: «da ragazzo ho giocato anche io e capisco la fascinaziona di questo sport. Nella battuta finale il mio personaggio dice che u iocu du palluni è na malatia pi cu ioca e pi cu varda». L’attore lucano, uomo del Sud, non certo disabituato all’accoglienza e alla sacra ospitalità insita nella cultura locale, non ha però risparmiato delle parole di apprezzamento per la Città e la comunità di Palmi, nella quale ha vissuto per due mesi durante le riprese del film, affermando ai microfoni di Reggio Today: «sponsato è un termine lucano che si usa ad esempio quando il pane s’impregna di pomodoro, ecco io mi sono sentito così. Il progetto mi ha subito affascinato perché racconta un Sud diverso dal solito, che osserva la vita con sguardo lieve. Ho grande ammirazione per i film drammatici che parlano di criminalità e malessere dei nostri territori e io stesso nei miei ultimi lavori ho una visione più problematica, però mi piace molto l’idea di far vedere un Sud inedito e positivo, capace di sognare e porsi obiettivi. Questo film è una fiaba poetica, che invita a credere in un riscatto per chi vive nel nostro meridione»

L’US e la comunità «parmisana», il valore aggiunto di questa produzione

I «Manetti Bros» non hanno risparmiato delle parole di apprezzamento per la loro Città natale, Marco ha infatti affermato: «i parmisani sono un vero e proprio personaggio aggiunto della storia e sono stati molto presenti quando giravamo in piazza. Noi speravamo in questa accoglienza ed è stato così, tanto che nell’ultimo giorno di riprese di Rocco, in quel clima particolare della fine del set, tante persone della troupe ci hanno detto che anche loro si sentivano un po’ parmisani», alle sue parole hanno fatto eco quelle del fratello Antonio: «noi Palmi la conosciamo perché è la città di nostra madre e ci sentiamo calabresi, la bellezza di questo luogo è così evidente che non ha bisogno del nostro aiuto. Non abbiamo fatto nulla di eccezionale, anzi siamo stati noi ad approfittare di quello che Palmi e la sua gente ci ha dato. Siamo anche produttori del film e faremo il possibile, ma l’ultima parola spetterà alla società di distribuzione. Da parte nostra, se decidessimo noi, l’unica sede per l’anteprima sarebbe lo stadio di Palmi». Antonio, ai microfoni di Reggio Today, si è poi soffermato sulla partecipazione dei calciatori durante le riprese: «sono stati bravissimi e ci hanno davvero sorpresi perché la loro resistenza in campo è di massimo 90 minuti ma sul set hanno lavorato anche per otto ore e nonostante il caldo». 

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Foto di Tuttostadio

Ad esprimere apprezzamento per la realizzazione di questa pellicola è stato anche il presidente regionale della Lega Dilettanti Saverio Mirarchi il quale ha affermato: «è molto bello che un film racconti il nostro mondo, molto diverso dal calcio che tutti conoscono. Qui non girano milioni ma è lo sport che parte dal basso e coinvolge il territorio, fatto di socialità, giovani e scuole. Siamo la base, senza di noi non esisterebbero Juventus, Milan e le altre grandi».

La valorizzazione del territorio e la sua promozione turistica

Le riprese e l’uscita del film costituiscono per Palmi un’onda di positività e immaginazione foriera di successi, a partire dalla promozione dell’US Palmense, capace però di andare ben oltre lo sport coinvolgendo il già vivo spirito identitario di una comunità vivace e colorata conosciuta per le sue bellezze e tradizioni, una su tutte, la celebre Varia di cui vi abbiamo già parlato, non solo in tutta la Calabria ma nell’intera Penisola. Passeggiando per le metro di Roma non è infatti difficile osservare dei cartelloni pubblicitari che la promuovono raccontando per immagini questa fantastica Città, proprio come sta facendo questa pellicola rappresentando al mondo una Calabria positiva capace di sognare, porsi degli obiettivi e raggiungerli, che sia nello sport, nella società o in ogni settore poco importa.

Inoltre, gli spezzoni costituiranno un motivo visivo per entrare all’interno di questa fantastica comunità e magari faranno nascere in molti il desiderio di vedere le sue meraviglie, oltre al mare calabrese già lanciatissimo durante questa stagione estiva, dal vivo in prima persona.

info@meravigliedicalabria.it

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