Una boccata d’Arte, Motta Filocastro location dell’evento nazionale

Torna in Calabria “Una Boccata d’Arte”. Il progetto d’arte contemporanea promosso da Fondazione Elpis che giunge alla sua quinta edizione, con 100 borghi e 100 artisti coinvolti dal 2020. Ogni anno, 20 borghi e paesi di tutta Italia, uno per ogni regione, accolgono 20 interventi di 20 artiste e artisti italiani e internazionali, realizzati durante un periodo di residenza a contatto con il territorio e le comunità locali. Per la quinta edizione sono stati invitati solo artisti under 35 che, per la diversità della loro pratica e della loro ricerca, offrono un ampio sguardo sul panorama contemporaneo.
Quest’anno le inaugurazioni si terranno sabato 22 e domenica 23 giugno in tutti i paesi.

Nell’ambito della quinta edizione di Una Boccata d’Arte, Motta Filocastro – fraz. di Limbadi (VV), in Calabria, ospita un intervento realizzato dall’artista Lulù Nuti (Parigi, Francia, 1988), coordinato da Altrove – Ehab Halabi Abo Kher.
Motta Filocastro è una frazione di Limbadi, arroccata su una collina a 362 s.l.m., le cui origini risalgono al VII-V secolo a.C.

Qui, su invito di Fondazione Elpis, Lulù Nuti svilupperà un progetto inedito, concepito in dialogo con il contesto che lo ha ospitato, la storia e le tradizioni locali.
Attraverso 20 progetti site specific che includono mostre diffuse, installazioni, performance, laboratori e libri d’artista, Una Boccata d’Arte attiva per tutta l’estate uno speciale itinerario culturale che si snoda lungo la penisola: un invito al viaggio e alla scoperta di luoghi inaspettati, lontani dai circuiti tradizionali dell’arte contemporanea.
L’evento
Una Boccata d’Arte è un progetto realizzato in collaborazione con Maurizio Rigillo di Galleria Continua e con la partecipazione di Threes che ogni anno cura tre interventi incentrati sulla sperimentazione sonora, quest’anno in Abruzzo, Lazio e Molise.

Il 2024 segna il raggiungimento di un importante traguardo: 100 progetti realizzati, 100 artiste e artisti e 100 borghi coinvolti nel corso di cinque edizioni insieme a partner tecnici, associazioni locali e persone che a vario titolo hanno reso possibile la realizzazione degli interventi. In questo modo, Una Boccata d’Arte alimenta una rete diffusa di relazioni e partecipazioni che diventa ogni anno sempre più ampia. Grazie alle acquisizioni delle amministrazioni e alle donazioni degli artisti, ad oggi oltre un terzo dei borghi coinvolti hanno scelto di accogliere in modo permanente le opere realizzate nell’ambito delle quattro edizioni trascorse.

In Calabria, Una Boccata d’Arte ha coinvolto, con interventi site specific, mostre e installazioni, i borghi di Soverato Vecchia (2020), Civita (2021), San Donato di Ninea (2022) e Santa Severina (2023). In questa regione, sono rimaste permanenti le opere: To the rocks that hold roofs and to the plants that grow through stones (2022), di Anna Zvygintseva a San Donato di Ninea, e d’io, bio (2023), di Mohsen Baghernejad Moghanjooghi a Santa Severina.
Tutte le opere permanenti di Una Boccata d’Arte sono raccolte nella nuova sezione dedicata del sito www.unaboccatadarte.it, una mappa interattiva completa di approfondimenti.

Una Boccata d’Arte è un progetto ideato nel 2020 da Marina Nissim, Presidente di Fondazione Elpis, con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio storico e paesaggistico di piccoli centri, attraverso la condivisione di pratiche e linguaggi dell’arte contemporanea. Diffuso in tutt’Italia, il progetto coinvolge ogni anno 20 borghi con meno di 5mila abitanti, situati in aree diverse per riscoprire l’intero territorio regionale. In virtù della loro dimensione raccolta, questi luoghi diventano il contesto ideale per la sperimentazione artistica e la creazione di nuovi immaginari.
Fondazione Elpis
Costituita nel 2020 da Marina Nissim, imprenditrice e collezionista, Fondazione Elpis ha al centro della sua mission il supporto ai giovani artisti. La Fondazione persegue i suoi scopi attraverso la realizzazione di mostre, residenze, attività educative e progetti diffusi su tutto il territorio nazionale.

Con l’obiettivo di coinvolgere diverse fasce di pubblico ed esplorare aree al di fuori dei circuiti tradizionali dell’arte, Fondazione Elpis unisce mondi solo apparentemente distanti intercettando l’evolversi dei linguaggi espressivi. La decisione di aprire una nuova sede a Milano – a ottobre 2022 – nasce dai progetti e dalle collaborazioni attivate negli ultimi anni su scala nazionale. La Fondazione ha così consolidato attorno a sé una rete sempre più ampia mettendo in atto nuovi modelli di partecipazione e fruizione culturale.
Galleria Continua
Galleria Continua nasce nel 1990 su iniziativa di tre amici: Mario Cristiani, Lorenzo Fiaschi e Maurizio Rigillo. Trova sede negli spazi di un ex cinema nel borgo, ricco di storia, di San Gimignano, e ad oggi conta otto sedi in tutto il mondo. É la prima galleria straniera con un programma internazionale ad aprire a Pechino, in Cina nel 2004, e nel 2007 a Les Moulins, nella campagna parigina.

Nel 2015 apre uno spazio a L’Avana, Cuba, dedicato a progetti culturali volti a superare ogni frontiera. Nel 2020, anno in cui ricorrono i trent’anni di attività, inaugura una nuova sede espositiva a Roma con un calendario di attività didattiche e residenze d’artista, e uno spazio a São Paulo, Brasile, all’interno dello stadio Pacaembu. Nel 2021, apre una nuova galleria a Parigi, nel cuore del Marais, e nello stesso anno, uno spazio espositivo all’interno del più iconico hotel del mondo, il Burj Al Arab Jumeirah di Dubai.
Threes

Threes è un team curatoriale e agenzia creativa con base a Milano che sviluppa e promuove progetti di carattere sperimentale nel campo della musica e dell’arte, fungendo da piattaforma multidisciplinare che spazia dalla produzione e curatela di eventi, dall’editoria alla discografia.
Tutti i progetti di Threes sono guidati dalla ricerca e motivati dal desiderio di sfidare i paradigmi culturali, promuovendo sempre una visione ecologica.
Fin dalla prima edizione di Una Boccata d’Arte, Threes seleziona gli artisti e cura la realizzazione dei progetti in tre regioni; per l’edizione 2024 in Abruzzo, Lazio e Molise.
La location
Motta Filocastro è una frazione di Limbadi, arroccata su una collina a 362 s.l.m., le cui origini risalgono al VII-V secolo a.C. Le influenze greche e bizantine sono ancora oggi evidenti nella toponomastica e nell’architettura. Durante il Medioevo fu un importante centro fortificato, sede dell’Università e residenza di nobili Normanni.
Il balcone panoramico, chiamato “il Tocco”, offre una vista sul massiccio dell’Aspromonte, il Mar Tirreno, la piana di Gioia Tauro e lo stretto di Messina.

Numerose sono le architetture religiose come la Chiesa di Maria SS. della Romania, con la sua pregiata statua della Madonna nera; il Santuario della Santa Croce; la prima casa delle Suore Missionarie Francescane del Verbo Incarnato, ordine fondato a Motta Filocastro nel 1930 da Madre Giovanna. Un importante personaggio storico è Padre Ludovico Cumi da Reggio Calabria, ideatore della riforma cappuccina in Calabria, che nel 1535 promosse la costruzione del Convento Francescano di S. Maria della Neve a Motta Filocastro.

Il borgo è noto per la sua tradizione artigianale e agricola, testimoniata dai resti di antiche fabbriche di terracotta, frantoi e mulini. L’antico frantoio all’ingresso del paese, risalente al XVIII secolo, conserva ancora le sue strutture originali e rappresenta un importante sito storico e culturale.
Il profilo dell’artista

Lulù Nuti (Parigi, 1988) si è diplomata nel 2012 all’Ecole Nationale Supérieure des Beaux Arts de Paris. Ha partecipato a numerose mostre presso istituzioni italiane e internazionali, tra cui: Biwako Biennale (JPN, 2012); Cité Internationale des Arts de Paris (FR, 2014); MO.CO. La Panacée, Montpellier (FR, 2018); Istituto Italiano di Cultura, New Delhi (IN, 2019); Villa Medici, Roma (IT, 2021); Musée des Beaux Arts, Angers (FR, 2023); British School, Roma, (IT, 2023); Palazzo Collicola, Spoleto (IT, 2023); Fondazione Nicola del Roscio, Roma (IT, 2023); Fondazione Pescheria, Pesaro (IT, 2024).
Tra le sue personali ricordiamo la mostra site specific Sistema, nel sito archeologico delle Case Romane del Celio, Roma (IT, 2015) e Terrain Amère alla Galerie Chloé Salgado, Parigi (FR, 2021). Nel 2022 la sua opera in ferro forgiato Too much heat, Nothing to Eat, parte del progetto We Love Art, vision and creativity Made in Italy promosso dal Ministero degli affari esteri e la Fondazione CDP, viaggia attraverso il mondo, dall’Istituto Italiano di Cultura di New York a quello di Seoul, Corea, al Changijang Museum of Contemporary Art in Cina. Nel 2018 fonda con Pamela Pintus il duo LU.PA, identità artistica che opera soprattutto attraverso azioni performative e opere site specific. Nel 2020 co-fonda a Roma Post Ex, studio di ricerca condiviso.
L’intervento artistico di Lulù Nuti nel borgo di Motta Filocastro – frazione di Limbadi è coordinato da Altrove – Ehab Halabi Abo Kher.
Le reazioni
«L’avvio della quinta edizione di Una Boccata d’Arte segna un bellissimo traguardo, quello dei 100 interventi realizzati in 100 borghi da altrettanti artiste e artisti internazionali. Quando è nata l’idea di questo progetto, in piena pandemia, come reazione spontanea per dare sostegno soprattutto ai giovani artisti e in linea con la missione di Fondazione Elpis, non potevamo immaginare dove ci avrebbe portato fino ad oggi», dichiara Marina Nissim, Presidente di Fondazione Elpis. «Novità di questa speciale edizione è in particolare la presenza di artisti tutti al di sotto dei 35 anni. Grazie alla loro energia e al loro sguardo sapranno valorizzare i paesi coinvolti con opere inedite, facendosi ispirare dal paesaggio, dalla storia e dalle tradizioni locali. Sono stati cinque anni sorprendenti per la grande rete di relazioni umane e professionali che nel tempo si è venuta creando e per il prezioso contributo di artisti, curatori, sindaci, amministrazioni locali e cittadini. Le tante opere che sono state accolte in modo permanente dai borghi sono il frutto di questa riuscita sinergia. Anche quest’anno Una Boccata d’Arte lascerà il segno con la sua capacità di coinvolgere abitanti e pubblico e creare connessioni intorno ai 20 progetti».
«Alla quinta edizione, sono già cinque i borghi per ogni regione italiana che abbiamo coinvolto con Una Boccata d’Arte, innescando un processo virtuoso di impollinazione del territorio attraverso l’arte contemporanea», racconta Maurizio Rigillo, Cofondatore di Galleria Continua. «Grazie alla professionalità e generosità degli artisti, italiani e non, questi paesi hanno dato prova di grande capacità di accoglienza e risposta alle proposte artistiche, dimostrandosi luoghi vivi e fertili. In questa edizione in particolare, si è voluto coinvolgere solo giovani artisti che si sono rivelati sempre più disponibili a spendere un lungo tempo nei borghi per l’ideazione e realizzazione del proprio progetto, conoscendo la realtà cittadina ed entrando sempre più in profondità nel territorio. È infatti emersa con insistenza, edizione dopo edizione, l’esigenza degli artisti di vivere lunghe esperienze e relazioni più accurate. Queste residenze sono poi convogliate in opere e progetti fortemente legati al borgo ospitante, come dimostra la già nutrita sezione del sito dedicata alle opere permanenti. La quinta edizione continuerà in questa direzione, segnata fin dall’inizio dalla missione di Fondazione Elpis, ampliando ulteriormente la rete di piccoli centri italiani uniti dall’arte contemporanea».
«La consolidata partecipazione di Threes al progetto Una Boccata D’Arte si articola quest’anno nella curatela di tre interventi site specific nelle regioni di Lazio, Abruzzo e Molise. In particolare, Threes ha selezionato tre giovani talenti emergenti la cui pratica artistica esplora medium e modalità espressive differenti, con un forte focus sulla sperimentazione sonora», spiega il team curatoriale Threes. «Elena Rivoltini è un’attrice, performer vocale e compositrice che esplora le potenzialità drammaturgiche della voce, attingendo dalla musica sacra al canto gregoriano, dalla techno alla spoken poetry. Agostino Quaranta, artista visivo e produttore, originario della Puglia e residente a Londra da anni, mette in relazione sperimentazioni musicali con antichi patrimoni ritmici, sonori e linguistici. Beatriz de Rijke è un’artista panteista audiovisiva e cantautrice olandese-inglese la cui pratica fonde elementi della musica pop con una visione “totale” dell’arte e della vita».
info@meravigliedicalabria.it