“Un argomento a piacere”, a Roccella un festival per stupirsi
Bandiera blu da 22 anni per il suo mare spettacolare, un bel porto turistico, una storia antica alle spalle, un centro storico medievale con residenze signorili ben conservate, sotto la grande rupe su cui sta la cittadella fortificata con il Palazzo Carafa. È solo un assaggio di Roccella Jonica, tra le mete turistiche più importanti della Calabria. Un vanto per tutti, perché ha sempre lavorato bene nei termini che il turismo richiede, ma ha anche realizzato e storicizzato eventi che hanno fatto nascere uno straordinario circuito culturale. È qui che si tiene da 44 anni il Festival jazz Rumori Mediterranei, il più longevo dopo Umbria Jazz, che continua a richiamare artisti di fama mondiale. Da 15 anni, poi, si creano strumenti di pensiero nella Scuola Estiva di Alta Formazione in Filosofia “Remo Bodei”. Poi c’è il Roccella Summer Festival, con una line up di artisti sempre da sold out. Magnifiche sono pure le strutture per ospitare gli eventi: lo stesso palazzo seicentesco dei Carafa completamente ristrutturato e un teatro all’aperto da 1.200 posti alle sue pendici; un auditorium comunale che si chiama “Unità d’Italia”, da più di 600 posti; il lungomare e pure la spiaggia, dove hanno ballato migliaia di persone per il Jova Beach Party nel 2022.
Ai diversi festival, ora se ne aggiunge un altro molto promettente – quanto singolare – di cui si è tenuta l’edizione zero il 25 e 26 ottobre scorsi, all’ex Convento dei Minimi: “Un argomento a piacere”, prodotto da Elastica e promosso dal Comune di Roccella Jonica. Una sorta di prova d’autore, perché il festival che a Roccella hanno in mente di fare si svolgerà a giugno, utilizzando il lungomare che si presta molto bene per questo tipo di attività, forse un po’ sui generis, per invitare a parlare persone autorevolissime, ma di cose leggerissime.
È un’idea estemporanea, un lampo colto in un istante da Vittorio Zito, il sindaco di Roccella, mentre ascoltava un’intervista di Fabio Fazio a Giorgio Parisi, il premio Nobel per la fisica, durante la quale parlava della sua passione per i balli di gruppo latino-americani. Lo ha raccontato Zito in una lunga intervista per un podcast de “Il posto delle parole”: «mi sono immaginato questo luminare della scienza a cui magari piacerebbe parlare anche dei balli latino-americani. Poi devo dire che è stata un’idea così, buttata là, ma ne ho parlato con Tommaso Labate. Lui ha sposato quest’idea ed ora è il direttore artistico della manifestazione». Tommaso Labate è giornalista e scrittore, un calabrese illustre, e voce di Rai Radio2 nel programma “Non è un paese per giovani”.
«È un’idea particolare che nasce da una constatazione – ha spiegato Zito – cioè dal fatto che ogni relatore, che va in giro per i mille e più festival in Italia, viene invitato sempre a parlare di qualcosa che ha a che vedere con la propria attività, la propria professione, il proprio ruolo. Però ogni relatore è un uomo, una donna, insomma qualcuno come tutti noi, che ha le proprie passioni, ma delle quali nessuno lo fa parlare mai. Noi vogliamo creare per loro una sorta di oasi, un luogo dove chi viene ad assistere sa che ascolterà un relatore che non dice cose di cui parla usualmente».
È così che si darà spazio alle passioni insospettabili di grandi nomi del panorama culturale italiano che saranno finalmente liberi di scegliere l’argomento, senza una tematica prestabilita, ma soprattutto al di là delle proprie cariche, dei ruoli, delle professioni.
Il primo ospite dell’edizione zero è stato Carlo Cottarelli, in un dialogo sulla “musica leggera” con Tommaso Labate. «A parte l’economia e l’Inter – ha raccontato l’economista, divertendosi molto – la musica cosiddetta “leggera” è una delle cose che mi interessano di più. Amo cantare accompagnandomi – male – con la chitarra e sono come un juke box: suono un po’ di tutto, in particolare i cantautori italiani. E quando penso a una dotta citazione, le prime parole che mi vengono in mente sono di Mogol, Battisti, Celentano, cose di questo genere».
Sabato 26 è stata la volta di Marco Dambrosio, in arte Makkox, il grande disegnatore e fumettista di “Propaganda Live” di Diego Bianchi, su La7, che ha rivelato il tema che lo intriga di più, quello della “Fantascienza”, ispirato dalle letture di Jules Verne: «Ho scelto la fantascienza perché mi piace: mi sembra una motivazione coerente per un festival dedicato a un “argomento a piacere”. Se l’evento fosse stato dedicato a “qualcosa che odii” avrei sicuramente scelto la politica», ha ironizzato.
Makkox ha realizzato nel suo stile anche la veste grafica del Festival, e a Roccella ne sono molto orgogliosi perché quella firma – lo sanno bene – non è una cosa proprio per tutti.
Se questa volta i temi che gli ospiti hanno argomentato sono stati anticipati al pubblico, non succederà per la prossima edizione uno, a giugno prossimo: «l’idea è quella di fare un festival – ha spiegato ancora Zito – nel quale si va sapendo chi parla, ma non sapendo di cosa parla. E poi attorno a questo festival nascono tante cose. Ogni rassegna ha il suo momento, diciamo, enogastronomico. Anche qui abbiamo fatto un ragionamento: ci sono sagre di tutto in Italia, dove si va sapendo che si mangia quella cosa in particolare. Noi invece faremo la sagra del menù del giorno, dove il menù è una sorpresa».
Un festival, insomma, non rivolto ad appassionati di un genere, di un tema particolare, ma destinato a coloro che amano le sorprese. Vittorio Zito e Tommaso Labate lavorano all’idea di dare agli ospiti una sorta di speaker corner dal quale parlare al pubblico. Sarà una bella sfida in cui bisognerà sapersi giocare bene quel tempo passato sul palco, proponendo il proprio argomento a piacere. Certo è che il Festival è la scusa più bella per discutere del valore della curiosità e della libertà di espressione, in uno spazio in cui le passioni personali potranno rivelarsi affinità per chi vi si riconoscerà, o dove coltivare idee nuove che, nate senza aspettative, potranno dar vita ad altre cose, magari stravaganti, ma sempre assai positive.
di Daniela Malatacca (info@meravigliedicalabria.it)