Tutela di flora e fauna marina, a Roccella e Marina di Gioiosa installate barriere di ripopolamento nei fondali
MARINA DI GIOIOSA IONICA – Presentato il progetto di installazione delle barriere di ripopolamento nei fondali marini dei Comuni di Roccella Ionica e Marina di Gioiosa Ionica per creare un’area di deposizione e accrescimento di specie vegetali e animali. L’opera, finanziata dal Feamp attraverso la Regione Calabria e appoggiata dal Flag Jonio 2, è volta alla “protezione e al ripristino della biodiversità e dei regimi di compensazione nell’ambito di attività di pesca sostenibili”. Dopo l’installazione che è già avvenuta, verrà avviata l’attività di monitoraggio dell’area per valutare i risultati raggiunti. La presentazione del progetto è avvenuta nella sala consiliare del comune di Marina di Gioiosa Ionica.
Il progetto a tutela degli ecosistemi marini
I moduli sono formati da barriere costituite da elementi in calcestruzzo sea-friendly e caratterizzato da una elevata compatibilità biologica che favorisce la crescita e lo sviluppo della flora e della fauna marina. I moduli hanno una forma a campana, e ogni elemento genera una superficie di circa 20 metri quadrati su cui sono ricavati dei fori per favorire la creazione di tane da parte della fauna ittica. Alcuni sono inoltre dotati di ganci metallici aventi la funzione di dissuasori antistrascico. Per la posa in opera dei manufatti è stata utilizzata una motonave attrezzata ed è stato progettato e realizzato un apposito sistema di aggancio e rilascio sul fondo dei moduli che semplificasse le operazioni condotte con l’ausilio di operatori tecnici subacquei specializzati. «Il progetto parte un anno e mezzo fa con un bando pubblico al quale hanno aderito le università calabresi, gli enti e gli istituti di ricerca», ha detto ai nostri microfoni il responsabile della misura Francesco Pisano. «Vista l’importanza della misura sono state spostate delle risorse in modo da poter accogliere tutte e dieci le istanze di ripopolamento e antistrascico che sono state realizzate per le coste calabresi. Il progetto realizzato per Roccella e Marina di Gioiosa è quello in fase più avanzata, ma tutti gli altri stanno per posizionare i rif di ripopolamento nelle aree indicate, che non saranno più soggette allo strascico indiscriminato e nei quali sarà possibile vedere il fiorire di nuove popolazioni di pesce».
Un’area di grande interesse naturalistico
I siti di posa sono stati scelti in base a due principi: a Roccella in un arenale che allo stato attuale risulta compromesso a causa dell’attività di pesca a strascico, e che grazie alle barriere verrà impedita. A Gioiosa a tutela dell’habitat privilegiato della colonia di Hippocampus, i cavallucci marini, specie a forte rischio di estinzione. «È un’area – ha spiegato Pisano – di grande interesse naturalistico. I risultati vanno monitorati. Prevediamo di dedicare una misura specifica per il monitoraggio dei risultati, per capire esattamente fin dove siamo arrivati e dove possiamo ancora andare avanti per ripopolare questo pezzo di Mediterraneo, un unicum a livello mondiale per la biodiversità». «Ritengo – ha detto il sindaco di Marina di Gioiosa Ionica Geppo Femia – che il progetto abbia un’importanza essenziale perché impedisce di fatto il passaggio delle reti a strascico sul fondale e quindi aiuta a ripopolare tutta questa area marina che è di importanza notevole». Il primo cittadino di Roccella Vittorio Zito ha parlato di un «Tassello che va in coerenza con lo sviluppo del concetto della blue economy: crediamo veramente che possa essere un volano di sviluppo reale per la Jonica e soprattutto per la Calabria intera. Questo – ha concluso – è un progetto che coniuga tutela ambientale e promozione turistica».
di Mariateresa Ripolo