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Trebisacce, Bandiera Blu ma anche cultura e storia e peculiarità

Trebisacce, Bandiera Blu ma anche cultura e storia e peculiarità

Nell’alto Ionio cosentino sorge il ridente Comune Bandiera Blu di Trebisacce che ha da poco festeggiato il ritorno del vessillo azzurro in una sala consiliare gremita che ha portato per la prima volta “La Perla dell’Alto Ionio” in doppia cifra. Sì perché si scrive Bandiera Blu ma si legge turismo di qualità, sostenibilità e attenzione ambientale; tutte caratteristiche che costituiscono un valore aggiunto per la propria competitività e crescita economica. I premi sono soltanto il riconoscimento di questo virtuoso percorso intrapreso dall’amministrazione assieme alla cittadinanza, volto a ottenere anche il riconoscimento di Comune Plastic Free. Quest’ultimo è un titolo dedicato ai Comuni che si sono distinti per lotta contro gli abbandoni illeciti, sensibilizzazione del territorio, gestione dei rifiuti urbani
ed attività virtuose realizzate con lo scopo di migliorare il proprio territorio per il bene dell’ambiente e delle future generazioni.

Trebisacce bandiera blu 2023 - Meraviglie di Calabria - 2
Festeggiamenti per l’ottenimento della decima Bandiera Blu a Trebisacce

Dal più piccolo al più grande dei concittadini – ha sottolineato il Sindaco Alex Aurelio nel suo intervento – la sfida da raccogliere si conferma essere quella della tutela ambientale quotidiana e diffusa come pre-condizione necessaria ed indispensabile per ogni altra prospettiva di sviluppo. Come ha evidenziato la referente locale di Plastic Free, Maristella La Manna, la Bandiera Blu “Non significa soltanto qualità delle acque e spiagge belle, ma rappresenta la risultante di una valutazione complessiva di decine e decine di indicatori internazionali, tutti convergenti verso la sostenibilità ambientale della destinazione”. Insomma, il messaggio proveniente dalle istituzioni locali di Trebisacce è chiaro: non può esserci alcun turismo senza difesa degli ecosistemi e quindi della salute di tutti.

Il borgo è comunemente definito come Balcone dell’Alto Ionio perché dalle sue terrazze si può ammirare lo straordinario panorama delle pianure di Sibari e Metaponto

Bandiera Blu 2023 – assieme a Soverato, Rocca Imperiale e San Nicola Arcella, tappe obbligatorie del nostro meraviglioso viaggio alla scoperta delle bellezze custodite dai Comuni calabresi che hanno ottenuto da poco il vessillo azzurro – Trebisacce, al pari di molte comunità regionali, offre molto altro in aggiunta alle spiagge e coste mozzafiato, potendo contare su un rilevante patrimonio culturale apprezzabile non solo nel periodo estivo ma 365 giorni l’anno.

Broglio, il sito archeologico più antico d’Italia

Vuillaggio di Broglio Trebisacce - Meraviglie di Calabria - 4
Villaggio di Broglio – Trebisacce
(Fedele ricostruzione di una capanna protostorica)

Il villaggio protostorico di Broglio, abitato per circa mille anni dagli Enotri, è il più antico del Bel Paese e terminò la sua frequentazione nel fiorente periodo magno greco in Regione (siamo nel 720 A.c circa) con la fondazione della colonie di Sibari. L’importante sito costituisce un “Paradiso” per gli appassionarti di archeologia e storia: stiamo parlando di un insediamento arcaico riconducibile alla parte finale della preistoria che agli occhi di appassionati e addetti ai lavori è visto un po’ come una macchina del tempo in grado di portarci in viaggio alla scoperta della cultura e dei popoli che hanno abitato la nostra terra. Inoltre, visitando il Parco archeologico di Broglio si possono apprezzare i numerosi frammenti di recipienti di chiara fabbricazione micenea a testimonianza del profondo legame storico e culturale che lega la Calabria alla tradizione ellenica anche prima della colonizzazione Magno Greca.

Il Museo dell’arte olearia e della cultura contadina

Museo dellolio di Trebisacce - Meraviglie di Calabria - 6
Museo “Ludovico Noia” dell’arte olearia e della cultura contadina

Si sa, la Calabria al centro del Mare tra le Terre ha nel DNA del proprio territorio, nella sua storia e nei suoi tratti culturali più profondi una rinomata tradizione olearia. L’ulivo, traccia tipica della macchia mediterranea, è uno dei più rappresentativi simboli della regione; agricolo e stanziale riflette la vocazione contadina e popolare del territorio capace di custodire tradizioni che costituiscono un’eccellenza gastronomica di rilievo oltre che, ancora in molti casi, una consuetudine familiare che ripercorre in chiave moderna l’antico rito della raccolta delle olive. Insomma, se ancora non hai immaginato un crostino caldo o sentito l’odore dell’olio, per rimediare ti consigliamo di visitare il Museo dell’arte olearia e della cultura contadina di Trebisacce. Sito nel suo centro storico, il Museo racconta delle storie (quelle che rievocano le usanze contadine e il sacro rapporto con la terra in grado di ritmare il ciclo del lavoro) nella storia (dato che lo stesso museo era un frantoio e custodisce attrezzi per la molitura delle olive, vasche per la raccolta dell’olio e diversi oggetti della cultura contadina.

Gastronomia d’eccellenza: il “Biondo tardivo”

Biondo tardivo Trebisacce
Biondo tardivo Trebisacce

Uno statista di altri tempi diceva che “Per fare le cose occorre tutto il tempo che occorre”, sembra saperlo bene il “Biondo tardivo” di Trebisacce, una qualità di arancia che matura più tardi rispetto alle comuni varietà conosciute. Essa venne importata dal Portogallo dalla comunità locale alla ricerca di una coltura che potesse prosperare con il clima della zona e costituisce oggi uno dei prodotti più importanti dell’intero territorio di Trebisacce.

info@meravigliedicalabria.it



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