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Teatro, stasera a Lamezia l’omaggio a Lucio Dalla

Teatro, stasera a Lamezia l’omaggio a Lucio Dalla

È un omaggio al grande Lucio DallaAspettiamo senza avere paura domani” scritto e interpretato da Sasà Calabrese, Dario De Luca, Daniele Moraca (produzione Scena Verticale), che andrà in scena stasera 19 ottobre al Teatro Grandinetti di Lamezia Terme. L’evento, inserito nel cartellone “Calabria Teatro”, sotto la direzione artistica di Diego Ruiz e Nicola Morelli, vedrà come sempre un doppio appuntamento: alle ore 18 con l’incontro-dibattito con gli autori e poi alle 21 lo spettacolo vero e proprio.

Il concerto chiuderà inoltre l’Alzheimer Fest, approdato in città dopo le tappe di Levico Terme, Melegnano, Bologna, Modena e Gallipoli, e organizzata dall’Associazione per la Ricerca Neurogenetica di Lamezia Terme per far incontrare i malati, le famiglie, gli operatori, le realtà clinico-assistenziali e i volontari al fine di creare alleanze e sinergie in favore di chi vive con una demenza.

Per l’occasione, gli invitati dell’Associazione per la Ricerca neurogenetica saranno ospiti dell’associazione “I Vacantusi” per la serata dedicata a Lucio Dalla.

Uno spettacolo dove le canzoni del genio bolognese arrivano al pubblico sotto forma di racconto, un racconto “orizzontale”, come se fosse un film, come se fossero storie cucite a mano dalla musica. L’idea degli autori è quella infatti di unire la forma canzone con la parola, con l’arte di teatralizzarla. Del resto, in una sua intervista al Corriere della Sera nel 2002, Lucio diceva: “Tutti i testi delle mie canzoni sono sempre piccoli racconti, ipotesi di sceneggiature”. Lucio Dalla aveva dita troppo corte per suonare il piano, non conosceva abbastanza la musica per comporre, aveva un fisico lontano da ogni canone, aveva collezionato insuccessi discografici, non aveva una cultura da intellettuale. Eppure è diventato uno dei più grandi cantautori della storia della musica italiana.

“Aspettiamo senza avere paura domani” è stato ideato e scritto durante i mesi della pandemia, per esorcizzare la paura, per sentirci uniti anche a distanza. Probabilmente anche il titolo stesso fa da didascalia al pensiero che i tre artisti hanno cercato di trasmettere.

Lo spettacolo è inserito nel Progetto “Calabria Teatro” seconda edizione finanziato con risorse Psc Piano per lo sviluppo e la coesione 06.02.02 (Distribuzione Teatrale) della Regione Calabria.

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