Successo di pubblico al MArC per le Giornate Europee dell’Archeologia
Il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria conferma il trend positivo della stagione anche in occasione delle tre Giornate Europee dell’Archeologia; tra venerdì 16 e domenica 18 giugno sono stati registrati ben 1892 visitatori, attratti non sono dai meravigliosi Bronzi di Riace e di Porticello, ma anche dalla ricca programmazione culturale del MArRC. Inoltre, durante la tre giorni ha preso il via il nuovo ciclo di laboratori didattici dedicato ai bambini, coordinato dall’archeologa Maria Domenica Lo Faro, funzionario del MArRC. Per due giorni, in un’area appositamente allestita nel suggestivo spazio di piazza Paolo Orsi, i bambini hanno potuto vivere direttamente l’esperienza di uno scavo archeologico, attraverso la simulazione organizzata da 4Culture Srls.
Molto partecipato anche l’incontro di sabato pomeriggio, promosso dal Centro Internazionale Scrittori della Calabria. Le professoresse Paola Radici Colace e Nunzia Rositani hanno conquistato l’attenzione del pubblico presente, prima parlando di patrimonio archeologico come valore condiviso e potenziale di crescita per le comunità di un territorio, poi offrendo un viaggio nel cuore della Mesopotamia antica. Quello appena trascorso è stato anche il primo fine settimana di apertura della nuova mostra “Per gli dei e per gli uomini. Musica e danza nell’antichità”, curata dal direttore del Museo Carmelo Malacrino insieme alle archeologhe Angela Bellia e Patrizia Marra, che ha accorpato oltre 160 opere eccezionali in esposizione, tra strumenti antichi e rappresentazioni scultoree e vascolari.
«Il successo del Museo – ha dichiarato il direttore Malacrino – è un ottimo risultato per tutto il territorio. Siamo felici per il continuo flusso di turisti, in particolare stranieri. Ma anche per i tanti calabresi, in particolare reggini, che partecipano ai nostri eventi. Finalmente è stato possibile far ripartire i laboratori per i più piccoli. Un’offerta didattica molto coinvolgente, che ci accompagnerà nel cuore dell’estate. Ringrazio il Centro Internazionale Scrittori della Calabria, presieduto da Loreley Rosita Borruto, per l’incontro che ha animato il pubblico sui temi dell’archeologia pubblica. Un grazie particolare va a tutto il personale di vigilanza del MArC, coordinato da Palma Buda e Carmelo Lupica».
Il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria
Il MArC costituisce uno dei luoghi della cultura più rilevanti nel panorama calabrese, è costituito da cinque livelli che offrono al visitatore un itinerario affascinante nella storia locale, custodendo delle bellezze intriganti tutte da scoprire. Il primo livello è composto da due sezioni che ricostruiscono la storia della Calabria nel Paleolitico, Mesolitico e Neolitico mettendo in mostra gli strumenti in pietra rinvenuti a Casella di Maida nel catanzarese e altri utensili d’uso quotidiano, capaci di restituire il senso della cultura materiale dell’epoca, fino ad arrivare all’età del Bronzo e del Ferro con le ceramiche rinvenute a Broglio.
Il secondo livello è dedicato alle città e ai santuari della Magna Graecia ripercorrendo la storia delle colonie di Sibari e Crotone e quella di Medma e Hipponion, Caulonia e Locri; oltre ai santuari della Mannella, di Marasà di Locri, della Passoliera di Caulonia e di Apollo Aleo di Krimisa.
Al terzo livello è ricostruita la vita quotidiana della Magna Graecia, dei Lucani e Brettii che anticamente popolavano questa regione, oltre ai resti della necropoli di Metauros e Locri Lucifero che ha restituito circa 1500 tombe databili tra il VII e il VI secolo A.c.
Gli iconici e intramontabili Bronzi di Riace e di Porticello e la ricostruzione della storia reggina fino all’età romana è esposta al quarto livello che contiene il kouros marmoreo di Reggio Calabria e le teste del filosofo e di Basilea, oltre alle produzioni locali dell’antica Rhegion.
La necropoli Ellenistica, il Lapidario e le esposizioni temporanee sono infine, ma non per importanza, le protagoniste del quinto livello espositivo che conclude un prezioso viaggio nella cultura e nella storia calabrese e reggina.
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Foto di Copertina MArC di Sailko
