Storie e misteri: a Santa Severina l’enigma del numero otto [FOTO]
Un borgo da fiaba incastonato tra le colline calabresi, Santa Severina (KR) è un vero e proprio viaggio a ritroso nel tempo. Passeggiando per le sue strette vie acciottolate, tra case in pietra e scorci panoramici, ci si immerge in una dimensione in cui storia, arte e tradizione si intrecciano indissolubilmente. Sapevi che il borgo medievale è legato al numero otto? È ricorrente in diversi luoghi e monumenti della città, assumendo un significato simbolico.
L’esempio più evidente è il Battistero, un edificio di epoca bizantina risalente all’VIII-IX secolo. La struttura, a pianta circolare, è dotata di otto colonne di granito con capitelli su cui poggiano arcate e coronamento a cupola su tamburo ottagonale.
Anche il Castello Ducale, costruito nel IX secolo, presenta diverse tracce del numero otto: torri del castello sono otto e la facciata principale è scandita da otto lesene.
Infine, anche il centro storico di Santa Severina è caratterizzato dalla presenza del numero otto: le strade e le piazze della città sono disposte in modo da formare un ottagono e anche il corso principale, che attraversa il borgo, è lungo ottocento metri.
Il significato simbolico del numero otto in Santa Severina è ancora oggetto di studio. Alcuni studiosi ritengono che possa essere ricondotto all’ogdoade, simbolo dell’ottavo giorno, il primo della settimana e contemporaneamente al di fuori della settimana, il giorno escatologico, giorno della risurrezione di Cristo. Altri, invece, ritengono che il numero otto possa essere un riferimento alla Sibilla Cumana, una profetessa vissuta a Santa Severina. La Sibilla, infatti, era solita dare i suoi oracoli da una finestra a trafori, che si trova nel Battistero.
ll numero otto, dunque, è spesso ricorrente nelle decorazioni, nei fregi e nelle opere d’arte presenti a Santa Severina. Ma c’è di più. Perché otto sono i casali storici che un tempo componevano il borgo (Santa Severina, San Bartolomeo, San Donato, San Fantino, Santa Maria delle Grazie, Santa Marina, San Salvatore e Santo Stefano); otto sono le porte di accesso che un tempo conducevano all’interno del borgo murato; otto sono le campane del Duomo di Santa Anastasia. Insieme alla storia, poi, certe leggende narrano che otto fossero i cavalieri normanni che fondarono il borgo e otto i diavoli sconfitti da San Zaccaria, papa originario del borgo (considerato, per questo motivo, patrono secondario del paese).
Indipendentemente dalle sue origini, il numero otto è diventato un simbolo distintivo di Santa Severina, contribuendo al suo fascino e alla sua unicità. Viaggiare e visitare per credere!
(Foto @calabreezee – foto copertina Vincenzo Gabriele @gabrylux)