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Stignano e la sontuosa villa settecentesca (FOTO)

Stignano e la sontuosa villa settecentesca (FOTO)

La Calabria barocca che non t’aspetti. A Stignano nella locride, in un angolo di natura incontaminata, i nobili Lamberti, nella prima metà del XVIII secolo, vollero costruire una dimora, tra le più importanti dell’Italia meridionale. Il palazzo – che richiama alla mente, le geometrie ed i colori delle ville vesuviane – viene acquistata dai marchesi Clemente di San Luca, che possedevano il feudo della vicina Placanica e vide un significativo intervento di ampliamento e decorazione.

castello san fili ok 2 - Meraviglie di Calabria - 2
Castello di S.Fili – Stignano

«Abbiamo cercato di scoprire l’enigmatica personalità dell’architetto che la ideò con quella bizzarra distribuzione degli interni. Si tratta probabilmente di uno dei membri della stessa famiglia Lamberti, forse Vincenzo: nella biblioteca di famiglia abbiamo trovato testi di architettura. (…) L’edificio costituisce un unicum con il Castello di San Fili, proprietà dei Lamberti sempre molto attenti alla collocazione dei loro beni e all’aspetto architettonico: anche il castello rappresenta una vera rarità con la sua pianta triangolare. (…) Da un testo antico abbiamo anche appreso che la villa inglobava un museo, ma ha subito gravi espoliazioni. Tra esedre, fontane e coffee house, c’erano circa trecento statue in marmo di Paros. Sparite.».

da Mario Panarello e Alfredo Fulco (Villa Caristo. Dalla natura all’artificio, dai Lamberti ai Clemente.)

Millesettecento i metri quadri coperti, 35 le stanze, dodici ettari di terreno ed uno splendido giardino con la monumentale Fontana dei delfini, inserito qualche anno addietro nella lista dei “Dieci Parchi più belli d’Italia” perché «costituisce l’esempio più significativo dell’arte barocca in Calabria con il palazzo e il parco circostante, veri e propri gioielli che richiamano per stile, ricchezza ornamentale ed eleganza le ville vesuviane». Villa Caristo, oggi, conserva intatta la facciata tardo-barocca e la scalinata a tenaglia che fa da cornice al gruppo marmoreo di Tancredi e Clorinda.

Fontana di Villa Caristo - Meraviglie di Calabria - 4
Parco Villa Caristo

La villa per l’unicità viene scelta insieme alla reggia di Stupinigi, alla Villa dei principi Mellone di Lecce e al palazzo del Principe di Genova per la serie filatelica “Le ville d’Italia” emessa dalle poste Italiane nel 1984.

villa caristo - Meraviglie di Calabria - 6
Francobollo di Villa Caristo

Legambiente, invece nel 1996, la inserisce nel gruppo dei monumenti italiani da preservare. Gli interni conservano alcune volte originarie e in quelle al piano terra, vicino alla splendida cappella gentilizia, sono ancora visibili alcuni affreschi raffiguranti i feudi posseduti dalle nobili famiglie del luogo.

«(…) una famiglia potente, quella dei Lamberti, che si era consolidata alla fine del XVIII secolo grazie alla gestione delle Regie Ferriere. Quando le ferriere fallirono, la villa venne pignorata e poi acquistata all’asta dal marchese Lorenzo I Clemente di San Luca, nobile casato a metà tra la Calabria e Napoli, allora sede reale. Con i Clemente di San Luca la dimora vide un significativo intervento di ampliamento e decorazione, arrivarono numerose sculture come quella di Tancredi e Clorinda. I lavori, però, procedettero a rilento, fino a fermarsi dopo il terremoto del 1783. Tra il ‘700 e ‘800 la residenza passò alla famiglia Caristo che annovera tra i suoi antenati Joseph Caristo, viceré delle Indie orientali e un Caristo dignitario di corte durante il dominio borbonico: oggi Pierpaolo, ultima generazione Caristo, figlio di Sergio, gestisce nella villa un agriturismo».

da Mario Panarello e Alfredo Fulco (Villa Caristo. Dalla natura all’artificio, dai Lamberti ai Clemente.)

Una curiosità. Stignano «terra cullata dalle colline e baciata dal mare» per anni è stata al centro di una disputa con la vicina Stilo e la materia del contendere è il luogo di nascita di Tommaso Campanella, assegnata a Stilo «perché a quei tempi Stignano, non possedendo autonomia finanziaria, dipendeva amministrativamente da Stilo» ma, nel 1968, un Decreto ministeriale conferma che la nascita del grande filosofo è avvenuta a Stignano. E nel paese, la piccola casa in pietra indicata come la culla natia del grande filosofo, dichiarata monumento nazionale, reca sulla parete esterna la targa: “In questa casa nacque il filosofo Tommaso Campanella venuto a debellar tre mali estremi: tirranide, sofismi, ipocrisia. Stignano 1568 – Parigi 1639”. Per dovere di cronaca, citiamo il testo di Luigi Firpo dove scrive che: «Campanella, nato a Stilo, nel 1581 si trasferì con la famiglia, accresciuta di molti figli e poverissima, nel casale di Stignano, a poco più di un paio d’ore di cammino in bella posizione su uno sperone. È certo che il filosofo vi si fermò, tentando di rifugiarvisi, nell’ultimo periodo prima dell’arresto, come si legge nella Dichiarazione di Castelvetere (1599) ». (L. Firpo, I processi di Tommaso Campanella, nuova ed. a cura di E. Canone, Roma 1998, p. 108:«mentr’io era in Stignano», e p. 111:«ma mi sono appartato in Stignano»)

Casa di Tommaso Campanella a Stilo - Meraviglie di Calabria - 8
La casa di Tommaso Campanella

redazione@meravigliedicalabria.it

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