Soriano «borgo da vivere» tra imprese, turismo e cultura

Le imprese e le opportunità offerte dal territorio Vibonese e la Calabria, declinate sia a livello culturale ma anche imprenditoriale, troppo spesso dimenticate e non sfruttate a dovere. Questo il filo conduttore dell’incontro organizzato a Soriano, tra i più belli e suggestivi borghi dell’hinterland Vibonese.
L’iniziativa
L’evento “Soriano Calabro…Un borgo da vivere-Tra imprese, turismo e cultura”, moderato dal giornalista Francesco Iannello, ha visto la presenza di illustri relatori: tra loro il procuratore di Vibo, Camillo Falvo, la docente universitaria Maria Teresa Russo, l’imprenditore Nuccio Caffo, l’archeologa Mariangela Preta, il presidente Gal Terre Vibonesi Vitaliano Papillo e il sindaco di Tropea Nino Macrì. «Questo – ha spiegato il primo cittadino – è uno dei temi che hanno reso celebre Tropea in Europa e nel mondo in questi ultimi anni. Abbiamo investito molto sul turismo, e se ne parla tanto, esperienziale, un aspetto che lascia il segno tangibile e abbiamo cavalcato quest’onda per altro approfittando del fatto che le Tv da qualche anno a questa parte, utilizzano queste rubriche e queste vetrine. Quindi, secondo noi è stata una scelta vincente».


Gli ospiti
Presenti all’incontro anche il presidente del Sistema Bibliotecario Vibonese, Fabio Signoretta, il presidente della Provincia di Vibo, Corrado L’Andolina e poi il procuratore della Repubblica di Vibo Valentia Camillo Falvo, il vice presidente della Fondazione Rambaldi Daniela Rambaldi, il vice presidente della Camera di commercio di Cz-Kr-VV Antonio Cugliari, l’imprenditore e presidente di Confindustria VV Rocco Colacchio, la dirigente scolastica del Piria di Rosarno Maria Rosa Russo e l’esperto marketing territoriale Nicola Durante. Tema principale del convegno è stato quello di fare sinergie tra mondo impresa, turismo e cultura ed eccellenze enogastronomiche affinché si possa valorizzare di più il territorio.



Le considerazioni
Secondo Nuccio Caffo, Ceo del Gruppo Caffo, l’incontro è stato «molto utile perché ha messo in rete sia le imprese e le associazioni di categoria, ma anche soprattutto la politica e il mondo della scuola e dell’università, legandosi quindi anche alla cultura. Quello che è venuto fuori, la sintesi di questo convegno, è che per progredire la Calabria ha bisogno di lavoro e di cultura. Questo è quello che porterà lo sviluppo per i prossimi anni». Secondo la docente dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, Mariateresa Russo, questo è «l’unico modo per creare sviluppo e per creare occasioni di lavoro. Come terza missione sosteniamo l’immissione di nuova conoscenza e innovazione delle imprese affinché queste possano mantenere il loro livello di competitività e quindi rimanere sempre sane ed avere delle opportunità di crescita».

«Necessario fare rete»
Per il presidente del Gal Terre Vibonesi Vitaliano Papillo «a fare la differenza è la sinergia, la rete che è quella che appena abbiamo iniziato la nostra attività in questa provincia, abbiamo fortemente voluto. E l’abbiamo attuata, per questo il Gal a questa iniziativa non poteva mancare. Ci sono una serie di elementi che sono venuti fuori: parola d’ordine rete e sinergia e il Gal è un attore che ha già dimostrato in tantissimi contesti che ha le idee chiare». «Bisogna – ha detto ancora – dare strumenti a chi vuole fare impresa. Noi principalmente ci occupiamo di agricoltura, ma parliamo anche di promozione e vogliamo farlo insieme, sicuramente con Soriano e con tutta una serie di altri soggetti che questa sera erano seduti accanto a noi». Ad aprire e chiudere la conferenza è stata, poi, la giovane imprenditrice Maria Teresa Raffaele, promotrice dell’evento. È stata lei a lanciare un messaggio di coraggio ed esempio per i giovani imprenditori vibonesi. «Volevo solo mandare un messaggio rivolto a tutti i ragazzi giovani come me. Bisogna avere il coraggio e avere l’intraprendenza di andare avanti, di non abbandonare tutto anche quando ci sono tante battute d’arresto».

Tra i presenti anche il Procuratore di Vibo Valentia, Camillo Falvo. «Soriano – ha detto – così come tutta la zona delle Serre e delle Preserre è una zona particolarmente critica dove ancora non c’è stato un intervento deciso neanche da parte della magistratura e delle forze dell’ordine. È importante che in quei territori si parli quindi di turismo, di impresa. Una buona occasione per discutere anche delle prospettive oltre che dei problemi che incontrano le imprese sul territorio».
di Giorgio Curcio