Settimana del Pianeta Terra, due eventi in Calabria
Torna l’appuntamento con la Settimana del Pianeta Terra, il Festival nazionale delle Geoscienze che si svolge da 12 anni, la prima settimana di ottobre (quest’anno dal 6 al 13 ottobre).
La manifestazione unisce turismo e geoscienza, e si propone, attraverso dei “GeoEventi”, un centinaio in tutto, organizzati in tutte le regioni d’Italia, di divulgare il lavoro di geologi, vulcanologi e ricercatori. In programma escursioni fra montagne e boschi, discese nelle grotte, visite archeologiche, osservazioni notturne delle stelle, laboratori, incontri, che introducono nel mondo complesso e affascinante delle Geoscienze. Muovendosi tra alto e basso, con tanti eventi dai linguaggi e approcci differenti per raggiungere un pubblico eterogeneo, la Settimana del Pianeta Terra coinvolge appassionati, famiglie e curiosi.
Su un pianeta sempre più spesso flagellato da eventi climatici fuori dall’ordinario, gli eventi organizzati durante la Settimana del Pianeta Terra vogliono fare conoscere al grande pubblico temi ed emergenze di cui è necessario essere consapevoli.
Anche la Calabria sarà protagonista di questa edizione con alcuni geoeventi: sul ponte Pietro Bucci dell’Università della Calabria, la sezione di Paleontologia del SiMU, aprirà le porte alle collezioni “nascoste” nei depositi con l’intento di valorizzare l’immenso patrimonio paleontologico calabrese. L’attività permetterà ai partecipanti di osservare parte delle collezioni inedite, donate al museo o derivate da attività del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, che sono in fase di catalogazione e non ancora esposte. Si tratta di una ricca collezione di invertebrati e vertebrati fossili provenienti dall’area di Vibo Valentia e altre importanti località fossilifere, che testimoniano l’evoluzione geologica e ambientale della Calabria.
Il visitatore tramite l’osservazione dei fossili esposti e con l’aiuto di schede descrittive potrà sostituirsi al ruolo degli esperti paleontologi e immergersi nelle attività di riconoscimento, descrizione e classificazione di fossili “incogniti” e ricostruire antichi ambienti calabresi.
Sarà un’esperienza unica e suggestiva, dove il visitatore potrà toccare con mano reperti che raccontano la storia della nostra regione e vivere un’esperienza coinvolgente ed emozionante.
Per info https://www.settimanaterra.org/node/5105
Il secondo evento, a Crotone, è L’In-Canto di Gea che prevede due giornate di divulgazione delle conoscenze scientifiche acquisite, negli ultimi anni, da studi specifici effettuati sul territorio crotonese. L’intento è quello di mettere a disposizione un bagaglio di conoscenza minimo a quanti operano sul territorio. Informazioni che verranno discusse da esperti del settore e confrontate e testate per via laboratoriale con gli scenari di pianificazione urbanistica in via di definizione: Piano Strutturale, Antica Kroton, Piano Spiagge, Studi di microzonazione sismica, e molto altro.
