Se l’arte è in autostrada: Massimo Sirelli e il progetto di sosta della Ninfa di Pandosia
Siamo in autostrada, sulla A2 in direzione Reggio Calabria, nei pressi della stazione di servizio 4.0 di Cosenza Ovest. Sulla parete d’ingresso della fermata possiamo incontrare un’effige davvero inedita, è quella della Ninfa di Pandosia, che rimanda alle antiche monete della città di Pandosia, nel paese dei Bruzi, e coniate intorno alla metà del V secolo a.C. Attenzione però, non si tratta di un esemplare numismatico, né di un reperto archeologico, e nemmeno di una plastica scultura: per l’antica Ninfa c’è un realismo nuovo, fatto di colore e disegno, di arte visiva e graffito, di ispirazione dal passato che diventa design contemporaneo. La firma creativa, per questo murales, è infatti quella di Massimo Sirelli, calabrese, designer, artista di pop e urban art, molte delle sue creazioni sono illustrate tra le pagine di rinomati libri di grafica e web design, come Taschen, Gestalten, PepinPress.
La Ninfa di Pandosia di Sirelli è tra le ultime realizzazioni dell’artista calabrese e qualifica un progetto di street art che ha interessato l’Area di servizio autostradale Cosenza Ovest di Quattropuntozero, un progetto di riqualificazione patrocinato da Anas SpA. L’opera è un omaggio alla figura mitologica della Ninfa di Pandosia che, secondo il mito, morì gettandosi nel fiume Busento, per via dell’amore non corrisposto per Palinuro, nocchiero di Enea. Un’opera vivace e straordinaria, che esprime l’originale linguaggio artistico di Sirelli.
Ma la creatività di Massimo Sirelli è uno spazio senza limiti, è anche un’originale narrazione che prende le mosse da quel “c’era una volta”, dalla nostalgia per quegli oggetti andati in disuso oppure rotti, ai quali l’artista riesce a dare nuova vita artistica. Massimo Sirelli riesce a fare del barattolo di caffè della mamma, di un vecchio giocattolo, di un orologio da camera smollato un racconto nuovo, nel linguaggio di un design esclusivo e ricreativo, come quello che definisce il profilo dei suoi piccoli grandi “robot”: la sua “Family Robots 2019” ad esempio, è l’unica creazione italiana, prescelta come installazione permanente a Jumeirah Road a Dubai.
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