San Martino, e quel suo gesto di carità che diventa valore e tradizione nella festa del vino

Martino di Tours era un soldato romano, tagliò in due parti il suo mantello per farne dono a un mendicante che si riparò dal freddo di novembre. Il calore di quel riparo, diventò anche atmosferico, e divenne l’estate di San Martino, il tempo buono della raccolta dell’uva. Le origini di Martino sono ungheresi, ma la potenza della sua storia, che poi lo ha consacrato Santo, ha attraversato i confini di ogni territorio, nel valore di ciò che poi, altrove, continua a leggersi e a farsi tradizione. Del buon esempio degli uomini che diventano santi bisogna farne tesoro e imitazione. In Calabria la vicenda di San Martino di Tours è un racconto di bontà e mitezza, che si rinnova anche nelle buone condizioni del tempo, quel clima ben temperato che consente un’ottima vendemmia.


È la festa del vino novello, un momento che va condiviso, come Martino insegna, e così nell’11 di novembre è usanza che il buon vino si accompagni ai piatti della tradizione, soprattutto contadina, e che propone le zuppe di legumi, il pane casereccio, le olive schiacciate o lo stoccafisso. Col vino cotto, poi, si delizia il palato della Pitta di San Martino, dolce tipico che prepara al Natale nel reggino.


Il vino rimane però protagonista di eventi e manifestazioni, che si celebrano tra le vie di borghi storici o nei luoghi privilegiati delle cantine di produzione, tra vigneti e paesaggi sconfinati. Un piacevole itinerario è indicato nella provincia di Reggio Calabria: al Mantello di San Martino sono dedicate, per tradizione, le iniziative della Parrocchia della Candelora a Reggio Calabria, qui la festa è religiosa e popolare e non dimentica l’aiuto ai poveri, Stilo e Bivongi che sono rispettivamente tra i Borghi più Belli d’Italia e le Città del Vino, hanno fatto di annualità le edizioni di degustazioni associati e a musica e spettacoli. Artigianato e teatro sono di accompagnamento alla Sagra del vino novello di Gioiosa Ionica. Ma le strade del vino in Calabria sono davvero tante, a San Giovanni in Fiore evento dedicato è quello di Vini in Fiore, e poi ci sono gli itinerari suggeriti dalle cantine
Non solo vino
Tornando alla figura del Santo, in Calabria se ne custodiscono pregiate icone, in luoghi che vale la pena visitare. C’è la tela del San Martino Vescovo, si trova all’interno della Chiesa di S. Martino di Taverna, nel catanzarese. L’opera è attribuita a Gregorio Preti, fratello del noto pittore Mattia Preti. Mattia fu battezzato in questa chiesa, il 26 Febbraio 1613, ed in essa, la famiglia Preti possedeva una cappella gentilizia. La chiesa fu fondata nel XV secolo e subì diversi rifacimenti nei secoli a seguire. Custodisce anche una icona bizantina “Eleoùsa” (colei che mostra tenerezza/misericordia) della Madonna delle Grazie, definita “Quadrettino miracoloso”.


È anche una raffigurazione di San Martino il dipinto che si trova nella chiesetta di San Martino di Giove, nella frazione Canale di Pietrafitta nel cosentino, che si raggiunge percorrendo una stradina che attraversa una serie di pini, ad una altezza di circa ottocento quaranta metri sul livello del mare, e alle pendici occidentali della Sila.
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