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Roseto Capo Spulico lavora per recuperare l’identità e valorizzare i territori

Roseto Capo Spulico lavora per recuperare l’identità e valorizzare i territori

Questo lembo di terra nell’alto Ionio cosentino, baciato dal Mar Ionio e protetto dal Pollino, offre emozioni ed opportunità ancora inesplorate. Qui si fondono la storia della magnificente Sybaris, le gesta dello “stupor mundi” Federico II di Svevia, un patrimonio naturalistico unico al mondo e prodotti enogastronomici identitari di una terra senza tempo. Eppure sembra che queste cose costituiscano attrattori tra loro separati e quindi incapaci di esprimere unitariamente l’identità del Territorio. Invece è assolutamente necessario che ambiente, cultura, archeologia ed enogastronomia e le esperienze che qui si possono vivere a contatto con la natura a tratti incontaminata, vengano messe in rete. Ed è da qui che bisogna partire per costruire nuove opportunità di crescita per il territorio e occasioni di incontro tra nuovi viaggiatori e le comunità locali. Come? Attraverso un Cammino.

Un talk nel quale sono state analizzate le specificità del territorio e i suoi punti di forza, per realizzare un’idea ambiziosa ma di grande prospettiva: realizzare un cammino che da Roseto Capo Spulico possa unire gli elementi identitari di questa terra e attrarre nuovi flussi turistici dediti al viaggio e alla conoscenza dei luoghi in tutti i periodi dell’anno. Tutto questo si “innesta” perfettamente nelle macro-progettualità messe in campo dall’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Mazzia, che da sempre punta alla valorizzazione del patrimonio storico-culturale e naturalistico e alla fruizione del territorio.

Contributi autorevoli per recuperare l’identità e valorizzare i territori

Di questo e di molto altro si è discusso nel meraviglioso borgo di Roseto Capo Spulico, in occasione del convegno dedicato a “Cultura, Cibo e Ambiente: in Cammino per uno sviluppo di filiera”, tenutosi in occasione della decima edizione della Festa delle Ciliegie. Un tavolo di lavoro di assoluto prestigio, al quale hanno partecipato, insieme al Sindaco Rosanna Mazzia, il paesaggista Sandro Polci, il presidente del consiglio regionale Unipol (CRU) Calabria Franco Belmonte, il presidente del consiglio regionale Unipol (CRU) Calabria; Alessandro Cicitta, il coordinatore CRU Calabria, Sicilia, Basilicata e Puglia; il responsabile delle relazioni istituzionali di Futuridea Francesco Nardone e la responsabile nazionale progetto Crearee – CRU Elena Torri. Gli autorevoli contributi al dibattito hanno messo in luce la necessità di recuperare la propria identità e far sì che questa diventi una fonte di sviluppo per tutti i Cittadini, siano essi residenti o temporanei.

“In questa fase è necessario osare e far diventare i Cammini elementi attrattori del territorio, nel segno della restanza, dando ai giovani l’opportunità di rimanere e di far crescere la propria Terra”, ha dichiarato il Presidente CRU Calabria, Franco Belmonte. A rafforzare la necessità di un cambio di rotta, non solo a livello locale, per aprirsi a nuove forme di turismo, l’intervento di Alessandro Cicitta, Coordinatore dei CRU della Calabria, della Sicilia, della Basilicata e della Puglia, che ha rimarcato i numeri sempre crescenti del mercato del “Turismo esperienziale, per il cui sviluppo è fondamentale rimettere i territori e le comunità locali al centro del dibattito politico nazionale”.

“Federico II di Svevia, la Sibaritide, la Magna Grecia e le Ciliegie De.Co. di Roseto possono essere gli elementi cardine di un cammino che unisce storia, tracce di appartenenza al passato, cultura, natura e identità del territorio” ha affermato l’Architetto Sandro Polci, ideatore e direttore del Festival Europeo della Via Francigena, sottolineando la necessità di rafforzare il legame tra la comunità locale e il proprio tessuto storico-culturale.

Sostenibilità ambientale, cura del paesaggio e valorizzazione dei territori fragili con un occhio alle eccellenze agroalimentari come la Ciliegia De.Co. di Roseto Capo Spulico, rappresentano la mission di Futuridea, associazione no profit che si occupa di promuovere uno Sviluppo Sostenibile in aree svantaggiate, rappresentata in questa occasione di incontro dal responsabile delle relazioni istituzionali Francesco Nardone, che ha sottolineato come “Il cibo non è un argomento qualunque, ma riguarda la nostra vita, la nostra cultura, ed è anche attraverso il cibo che si costruisce il legame di una comunità. Bisogna ritornare a ragionare con termini contadini, a seminare per poter raccogliere, per migliorare la qualità della vita delle persone”.

Ma nessuna grande idea, nessun progetto può sostenersi senza la forza del capitale umano, che deve essere combustibile e motore di ogni azione si voglia intraprendere a livello locale. E’ quanto ha espresso Elena Torri nel suo intervento. L’iniziativa promossa dai CRU Unipol con l’obiettivo di costruire un percorso che porti all’identificazione di un metodo di lavoro che possa essere utilizzato per sostenere le amministrazioni locali e le comunità territoriali nel realizzare i tanti progetti di sviluppo delle aree interne. “Qualsiasi progetto deve partire dalla capacità di guardare oltre, per creare qualcosa di forte, per affrontare le difficoltà della vita dei piccoli borghi. La vera forza sono le persone che colgono la capacità dello stare insieme”, ha poi proseguito la responsabile nazionale progetto Crearee – CRU Torri.

Con l’auspicio di una comunità, quella di Roseto Capo Spulico, che si metta in cammino per rendersi protagonista del proprio Futuro, Rosanna Mazzia, ha espresso tutta la propria riconoscenza agli importanti ospiti per la loro presenza, ma ancor di più per il lavoro e le competenze messe a servizio del progetto.

info@meravigliedicalabria.it

Foto di Copertina: Roseto Capo Spulico – Foto di Si Viaggia

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