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Roccella Jonica, un approdo da Bandiera Blu

Roccella Jonica, un approdo da Bandiera Blu

La Calabria ha conquistato nel 2023 ben diciannove bandiere blu, nove delle quali in provincia di Cosenza (Tortora, Praia a Mare, San Nicola Arcella, Santa Maria del Cedro, Diamante, Rocca Imperiale, Roseto Capo Spulico, Trebisacce e Villapiana); tre a Crotone (Isola Capo Rizzuto, Melissa e Cirò Marina) a Catanzaro (Soverato, Sellia Marina e Catanzaro) e a Reggio Calabria (Caulonia, Roccella Jonica e Siderno) e infine, ma non per importanza, una “Tropea – la Perla del Tirreno” a Vibo Valentia. Anche per Roccella Jonica, giunta alla ventunesima Bandiera Blu per la spiaggia e alla settima per l’approdo turistico del Porto delle Grazie, si tratta di un vero e proprio record fatto di sabbia bianca finissima e acque limpide nelle quali immergersi, ma anche di tutela delle biodiversità e degli ecosistemi marini di cui abbiamo già parlato qui e di incredibili tesori sommersi come il museo di archeologia subacquea” custodito in fondo al mare.

roccella ionica - Meraviglie di Calabria - 2
Spiaggia di Roccella Ionica

Roccella Jonica racchiude nella sua toponomastica una tra le peculiarità della regione Calabria, cioè quella di presentare, con pochi minuti di viaggio, quasi nello stesso luogo, il mare e la montagna. Il nome Roccella significa infatti Città costruita sulla roccia – rimandando alla rupe su cui si ergono i ruderi del Castello medievale – mentre nella sua seconda parte emergono gli influssi provenienti dal mare che tanto hanno plasmato la storia cittadina locale. Anche attraversando i vicoli del centro storico è possibile cogliere i segni della commistione tra la montagna e il mare, osservando i frantoi e le tipiche abitazioni contadine che si uniscono ai quartieri marinari come Zirgone e Sant’Antonio, costituendo un connubio di tradizioni valorizzato da eventi nei quali è possibile rivivere l’atmosfera unica che si respirava nella Roccella di un tempo.

Roccella ionica centro storico - Meraviglie di Calabria - 4

Le sue origini affondano nella colonizzazione della Magna Graecia, Roccella sarebbe infatti l’antica Amphisya ricordata da Ovidio. Ci troviamo sulla Costa dei Gelsomini, così chiamata per la presenza di questa candida e profumata pianta, che si arrampica per novanta chilometri all’interno della Città Metropolitana di Reggio Calabria nella Locride, tra spiagge da cartolina e un mare limpido ed invitante. Sole e mare ma non solo, passeggiando tra le vie del centro storico è possibile imbattersi in uno dei numerosi palazzi signorili di interesse storico come quello appartenuto alla casata degli Englen risalente al XVIII secolo, finemente decorato con i lavori delle maestranze locali, il Palazzo Placido che si sviluppa su tre livelli, o la Villa Alicastro storica dimora dei baroni Manfrè.

Il porto delle Grazie, nodo strategico per il turismo calabrese

Tra i più grandi e moderni nel Mezzogiorno, il Porto delle Grazie sorge in una posizione geografica strategica nel cuore del Mare Mediterraneo, affacciandosi sulle coste greche (Zante, Cefalonia e Corfù) ed essendo facilmente raggiungibile anche per i diportisti e gli appassionati di navigazione in viaggio da Malta, costituisce una straordinaria opportunità di crescita economica e turistica regionale per l’approdo via mare ad una terra tanto meravigliosa quanto accogliente. Il Porto, avvolto da una pineta mediterranea che rinfresca le giornate più calde, dista solo due chilometri dal centro cittadino al quale è collegato attraverso una pista ciclabile. In estate le sue banchine sono meta di molti eventi a carattere regionale e nazionale, come il Giro d’Italia a Vela – antica e responsabile arte che fa apprezzare appieno la navigazione – e rappresenta un nodo strategico nella direzione di migliorare l’offerta turistica calabrese nella fase di ricezione dei visitatori provenienti dal mare rispettando l’ambiente e tutelando la sua biodiversità.

Il prominente Castello dei Carafa

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Vista sul Castello che sovrasta il paese

Posto sulla cima della rupe che sovrasta la Città di Roccella, il Castello dei Carafa venne fondato durante la dominazione normanna da Gualtieri De Collepietro per poi passare alla famiglia Ruffo per varie generazioni, al marchese di Crotone Antonio Centelles e alla famiglia Carafa, appunto, che lo rimaneggiarono.

castello carafa - Meraviglie di Calabria - 12

Al castello si accedeva attraverso un ponte levatoio, di cui oggi resta soltanto il portone d’ingresso, sormontato dallo stemma, in pietra calcarea ed eroso dal tempo, dei principi Carafa della Spina. Adiacente all’edificio si trovava la Chiesa Matrice di San Nicola di Bari in stile jonico barocco; oggi sostituita da quella presente nel centro cittadino.

di Matteo Cosco

redazione@meravigliedicalabria.it

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