Risorsa di biodiversità, a Cardinale focus sulla Tonda di Calabria bio

Una giornata dedicata alla valorizzazione della “Tonda di Calabria bio” ha riunito a Cardinale, presso la Fattoria Didattica Rotiroti, produttori, esperti, rappresentanti istituzionali e scuole alberghiere, in un evento che ha messo in rilievo l’eccellenza della nocciola calabrese, le sue qualità organolettiche e le potenzialità di impiego in ambito gastronomico, nutraceutico e cosmetico.
Il workshop ha visto la partecipazione dell’Istituto Professionale di Stato Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera di Soverato e dell’Istituto di Istruzione Superiore “Einaudi” di Serra San Bruno, che hanno presentato due menu dedicati, rispettivamente “Mari” e “Monti”, con abbinamenti di vini calabresi. Un’occasione per coinvolgere i giovani studenti, futuri chef e ambasciatori dei prodotti tipici locali.


Al centro dei lavori la Tonda calabrese, iscritta nel 2020 al registro nazionale delle varietà di fruttiferi locali come risorsa regionale di biodiversità. Giuseppe Rotiroti, presidente dell’Associazione Produttori Tonda Calabria bio e del Consorzio Valorizzazione e Tutela Nocciola di Calabria, ha sottolineato l’impegno continuo per migliorare la qualità della produzione, che attualmente vede il 90% in regime biologico, con l’obiettivo di raggiungere il 100% a breve termine. Ha inoltre rimarcato l’importanza di creare sinergie tra produttori, istituzioni e scuole per dare forza a un comparto che può contare su una lunga tradizione e su nuove prospettive di crescita.


Il sostegno delle istituzioni è stato evidenziato anche dagli interventi di Alberto Statti, presidente di Confagricoltura, che ha riconosciuto i risultati raggiunti dal settore corilicolo, e di Marziale Battaglia, presidente del Gal “Serre Calabresi”, che ha ricordato i progetti per la promozione di microfiliere locali, tra cui l’unione della nocciola con il miele di Amaroni. Domenico Martelli, presidente dell’Associazione culturale Nocciola Biologica Calabrese, ha rievocato il periodo d’oro della produzione corilicola negli anni Settanta e l’impegno odierno nel recupero dei terreni abbandonati.

Piero Martelli, già vicepresidente del Consorzio, ha sottolineato il valore della tradizione trasmessa di generazione in generazione e ha auspicato la creazione di impianti di trasformazione della nocciola in loco, per incrementare l’attrattività economica del territorio. Un auspicio condiviso anche da Renato Daniele, dirigente scolastico dell’Ipsseoa di Soverato, che ha ribadito l’importanza di formare i giovani alla conoscenza dei prodotti tipici.
Nel corso della giornata, anche il Comune di Torre di Ruggiero ha manifestato il proprio sostegno, rappresentato dal consigliere comunale Graziano Pascale.
Focus scientifico e gastronomico
Di particolare rilievo gli interventi degli esperti che hanno approfondito le qualità della Tonda di Calabria bio. Antonio Clasadonte, divulgatore Arsac, ha illustrato l’origine della nocciola, il suo valore simbolico e nutrizionale e la storia della corilicoltura calabrese, risalente alla fine del Settecento a Cardinale. Ha inoltre evidenziato il ruolo della ricerca accademica e il percorso verso il riconoscimento dell’Igp.


Giosuè Costa, docente di Chimica degli Alimenti all’Università “Magna Graecia” di Catanzaro, ha presentato i risultati di uno studio condotto nell’ambito del Bando Borghi della Regione Calabria, che ha confermato le importanti proprietà nutrizionali della nocciola (ricchezza di acido oleico, vitamina E, polifenoli, fibre e proteine) e la totale assenza di pesticidi e metalli pesanti nei campioni analizzati. Costa ha evidenziato anche le possibilità di utilizzo gastronomico della Tonda calabrese, apprezzata per versatilità, stabilità e profilo aromatico.


Irma Brizi, direttore nazionale dell’Associazione “Città della Nocciola”, ha sottolineato l’importanza di legare il prodotto al territorio attraverso la cucina, esortando i giovani a diventare ambasciatori della qualità locale. Brizi ha elogiato le scelte coraggiose operate dagli studenti nell’utilizzo della nocciola in diverse forme e preparazioni, dolci e salate, e ha ribadito l’importanza di conoscere a fondo le materie prime per innovare nel rispetto della tradizione.


Paolo Caridi, food innovator e brand ambassador della Tonda di Calabria bio, ha richiamato il valore del racconto gastronomico: saper descrivere un prodotto, raccontarne la storia e le caratteristiche sensoriali è fondamentale per creare emozione e coinvolgimento. Caridi ha sottolineato l’eccezionale versatilità della nocciola calabrese e le sue potenzialità di sviluppo in nuovi progetti di ricerca e trasformazione.
Consegna delle targhe
La giornata si è conclusa con la consegna di targhe di riconoscimento: all’Ipsseoa di Soverato, all’IIS “Einaudi” di Serra San Bruno, ad Antonio Clasadonte, a Giosuè Costa, a Paolo Caridi e ai produttori Rocco Rosanò (maggior fatturato 2024) e Graziano Rotiroti (maggior resa per ettaro 2024).
(Da.Ma) info@meravigliedicalabria.it