Riace, nuovi tesori dal mare: al via un nuovo scavo archeologico

Trent’anni dopo le ultime ricerche, il mare di Riace torna a svelare i suoi segreti. Un’intensa campagna di prospezioni, durata ben 32 giorni, ha riportato alla luce nuovi reperti che potrebbero rivoluzionare la nostra conoscenza dei Bronzi di Riace.
L’archeologa Alessandra Ghelli, responsabile del settore subacqueo della Soprintendenza Abap, guida le indagini che si svolgono nell’area di Porto Forticchio da dove emersero i due guerrieri di bronzo nel 1972. Ancora non si conoscono i dettagli delle nuove scoperte, ma l’attenzione è altissima. Giuseppe Braghò, giornalista ed esperto dei fondali di Riace, ha rivelato in anteprima che la Soprintendenza ha richiesto alla Capitaneria di Porto di Roccella di prorogare il divieto di navigazione, pesca e balneazione nella zona fino al 30 novembre 2024. Un segnale che fa presagire l’avvio di un vero e proprioce scavo archeologico subacqueo.
Le aspettative sono tante. Si spera di trovare tracce del complesso scultoreo a cui appartenevano i Bronzi e di fare luce sulla nave che li trasportava. Un sogno che affascina da sempre gli appassionati di archeologia e che potrebbe finalmente avverarsi.
Tra le possibili scoperte:
- Frammenti di altre statue: I Bronzi di Riace sono solo due delle figure che componevano un complesso scultoreo più ampio. Ritrovare altri frammenti potrebbe aiutarci a ricostruire l’opera originale e a comprenderne meglio il significato.
- Resti della nave: Il ritrovamento di chiodi, rivetti e altri elementi in rame fa ipotizzare la presenza di resti dell’imbarcazione che trasportava i Bronzi. Un relitto che potrebbe svelare preziose informazioni sulle rotte marittime dell’epoca e sulle tecniche di navigazione.
- Altri reperti: Le prospezioni potrebbero portare alla luce altri oggetti di valore, come armi, ceramiche o monete,che ci aiuterebbero a ricostruire il contesto storico in cui vissero i Bronzi.
L’attesa per i prossimi mesi è trepidante. Le nuove ricerche nel mare di Riace potrebbero finalmente svelare i misteri che avvolgono da sempre questi capolavori dell’arte greca e regalarci nuove emozionanti scoperte.
(Foto @massimiliano.ferrigna)