Rhegion nascosta, saranno presto accessibili gli scavi di piazza Garibaldi

Gli scavi archeologici di Piazza Garibaldi a Reggio Calabria si avviano verso una nuova fase, con la prossima restituzione dell’antica area sacra alla città. Dopo anni di indagini e studi, le strutture portate alla luce stanno per diventare patrimonio fruibile per cittadini e visitatori. Le ricerche condotte hanno permesso di identificare un importante tempio di età romana, probabilmente dedicato a Giove, che arricchisce il panorama archeologico della città, confermandone il ruolo chiave nell’antichità.
L’area, indagata a più riprese, ha restituito strutture che si collocano tra il IV e il I secolo a.C., rivelando una stratificazione che attraversa l’epoca greca e romana. Tra i ritrovamenti, oltre alle fondazioni monumentali del tempio, è emerso un complesso di ambienti e spazi di servizio, probabilmente legati alle attività rituali e alla gestione del luogo di culto. L’ipotesi che si trattasse di un santuario di epoca ellenistica, successivamente monumentalizzato in età romana, trova conferma nelle tecniche costruttive e nei materiali impiegati.


Uno degli aspetti più dibattuti riguarda la possibile presenza della tomba di Giulia, figlia dell’imperatore Ottaviano Augusto. Alcuni elementi architettonici e la posizione della sepoltura suggeriscono un collegamento con la famiglia imperiale, ma la prudenza degli studiosi impone ulteriori analisi per verificare la fondatezza di questa teoria. Le datazioni fornite dalle ultime indagini stratigrafiche collocano la sepoltura tra la fine del I secolo a.C. e gli inizi del I secolo d.C., un periodo compatibile con la vicenda storica di Giulia, che visse l’ultima parte della sua esistenza in esilio.

La valorizzazione del sito rientra in un progetto più ampio, che mira a integrare il patrimonio archeologico di Reggio Calabria nel contesto urbano. La Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio, in collaborazione con il Comune, ha annunciato che a breve verrà presentato un piano per la musealizzazione dell’area. Il percorso espositivo illustrerà le diverse fasi di occupazione del sito, offrendo un quadro dettagliato della vita religiosa e civile della Reggio antica.


Il tempio, con le sue imponenti fondazioni, testimonia l’importanza dell’area sacra nel tessuto della città romana. L’attribuzione a Giove, se confermata, sottolineerebbe il rango del santuario, inserendolo tra i principali luoghi di culto del tempo. L’orientamento delle strutture, l’uso di tecniche edilizie tipiche dell’età augustea e il contesto circostante suggeriscono che il tempio facesse parte di un programma di monumentalizzazione promosso durante la riorganizzazione urbanistica della città in epoca imperiale.
In vista della prossima apertura al pubblico, il progetto di valorizzazione prevede l’installazione di pannelli informativi, percorsi guidati e spazi multimediali con ricostruzioni virtuali, che guideranno virtualmente nella Reggio di oltre duemila anni fa. L’integrazione delle nuove tecnologie offrirà una chiave di lettura innovativa per avvicinare il grande pubblico alla conoscenza della città antica.
di Daniela Malatacca (info@meravigliedicalabria.it)