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Residenze artistiche: a Badolato tra teatro e sperimentazione

Residenze artistiche: a Badolato tra teatro e sperimentazione

Spiegare MigraMenti è dire di una buona volontà creativa: si parla di “residenza artistica” perché il senso del progetto è quello di dare a giovani artisti o compagini professionali delle arti performative, l’opportunità di sviluppare le proprie idee artistiche e drammaturgiche, fondandole sul concetto di ricerca contemporanea e ascolto del territorio. Non può mancare il sostegno, non solo economico ma anche di tutoraggio, sia esso artistico, critico, organizzativo o tecnico. Poi serve un luogo. Uno scenario adatto a mettere assieme la sperimentazione artistica con un diverso modo di fruire degli spazi di produzione, ricerca e studio, in continuo dialogo con la comunità e il territorio. Siamo dunque a Badolato, al Teatro Comunale dove vanno in scena gli atti del progetto MigraMenti 2023, sostenuto dai dipartimenti Cultura di MiC, Regione Calabria e Comune di Badolato, e promosso dalla Compagnia Teatro del Carro Pino Michienzi con la collaborazione artistica del Centro Nazionale di Produzione della Danza Virgilio Sieni. L’edizione di quest’anno conta ben cinque residenze vincitrici: le compagini artistiche trascorreranno quindici giorni nel piccolo e suggestivo centro ionico, forti del supporto di tutor a carattere artistico, tecnico e critico – oltre che logistico -, al fine di concentrarsi sui lavori, o meglio sulle idee di lavoro proposte in fase di candidatura. In queste ultime settimane è stato il turno di Alessandro Businaro e Stefano Fortin, rispettivamente regista e dramaturgo.  Gli artisti si sono concentrati sul progetto “Pay per view”, un’indagine sulle scelte del pubblico e su come sia proprio la disponibilità economica a determinarle, anche nel decidere cosa vedere, cosa pensiamo di vedere e cosa vorremmo vedere in realtà. L’esito della ricerca sperimentata in questi giorni, con assistenza alla regia di Chiara Businaro,  verrà illustrato al pubblico domenica 24 settembre, con ingresso libero. Coadiuvati dall’attore Lorenzo Frediani, gli spettatori saranno chiamati a partecipare, diventando parte attiva della performance.

I protagonisti

Alessandro Businaro e Stefano Fortin sono entrambi due nomi abbastanza conosciuti nell’ambiente teatrale italiano. Formatosi alla Scuola di Teatro di Bologna “Alessandra Galante Garrone” e all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico di Roma, Alessandro Businaro è tra i finalisti della Biennale College registi under 30 nel 2018 e 2019. Dal 2021 è direttore artistico di TiQ – Teatro in Quota, festival di arte performativa con sede a Rocca di Mezzo in Abruzzo, che gli ha permesso di avvicinarsi alle pratiche di teatro partecipativo. 

Businaro Fortin ph Luna Loiero FerMentis per Residenza MigraMenti 1 - Meraviglie di Calabria - 2
Businaro-Fortin, ph Luna Loiero

Dottore di ricerca in italianistica, Stefano Fortin si occupa di filologia d’autore, letteratura mistica femminile, drammaturgia contemporanea. Come drammaturgo è in finale al premio Hystrio Festival Scritture di scena 2018 e al Premio Riccione Teatro Pier Vittorio Tondelli 2019 con il testo George II, che debutta con la regia di Businaro alla Biennale Teatro 2020. Nel 2022 vince con Cenere Biennale College Autori Under 40

info@meravigliedicalabria.it

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