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Quell’affresco di Santa Margherita nella Cattolica di Stilo che affascina

Quell’affresco di Santa Margherita nella Cattolica di Stilo che affascina

Tra le gemme custodite nella Cattolica di Stilo si conserva un affresco unico nel suo genere. Un ritratto di Santa Margherita di Antiochia. In buono stato di conservazione, l’effigie è collocata sulla parete ovest all’interno dell’edificio religioso di epoca bizantina. Lo ricorda in un post la stessa direzione museale. Santa Margherita è ritratta con la palmetta del martirio nella mano destra e la lunga catenella legata alla mano sinistra.

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È riconoscibile anche per quella catena che, secondo l’iconografia della Santa, tratterrebbe un drago. Un particolare dell’affresco andato ormai perduto ma che rende fascinosa l’intera opera.
Un motivo in più per andare a visitare quel gioiello di architettura e scrigno di storia rappresentato dalla Cattolica di Stilo.

La storia dolorosa della Santa martire

Margherita di Antiochia (Antiochia di Pisidia, 275-290), subì il martirio sotto Massimiano. È venerata come santa dalla chiesa cattolica, che la ritiene patrona delle partorienti.
Si racconta che, figlia di un sacerdote pagano, dopo la morte della madre venne affidata ad una balia – la quale praticava clandestinamente il cristianesimo durante la persecuzione di Diocleziano – che la allevò nel culto della sua religione.
Quando venne rimproverata dal padre, la giovinetta dichiarò la sua fede e per questo venne cacciata da casa. Ritornò dalla balia che l’adottò e le affidò la cura del suo gregge.

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Mentre pascolava, fu notata dal prefetto Ollario che tentò di sedurla ma lei, avendo consacrato la sua verginità a Dio, confessò la sua fede e lo respinse. Umiliato, il prefetto la denunciò come cristiana.
Margherita fu incarcerata e, in cella, venne visitata dal demonio che, apparso sotto forma di drago, la inghiottì. La giovinetta, armata della croce, gli squarciò il ventre ed uscì. Per questo motivo viene chiamata in soccorso dalle partorienti.
Nel corso di un nuovo interrogatorio, mentre continuava a dichiararsi cristiana, si avvertì una scossa di terremoto e, contemporaneamente, una colomba scese dal cielo e le depositò sul capo una corona.
Venne sottoposta a vari e dolorosi tormenti, quindi, decapitata il 20 luglio del 290, all’età di quindici anni.

info@meravigliedicalabria.it

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