Pepe, la Caretta caretta in pericolo: un salvataggio fa luce sull’emergenza ambientale
Le Caretta caretta sono le “tartarughe marine” ospiti (gradite!) delle coste calabresi. Le spiagge ioniche, in particolare, offrono le condizioni ideali per deporre le uova e garantire la prosecuzione della specie. In Calabria, poi, sono diverse le realtà che si dedicano alla protezione delle Caretta caretta, con attività di monitoraggio, recupero e sensibilizzazione. Come la Blue Conservancy, un’associazione ambientalista senza scopo di lucro con sede a Brancaleone Marina (RC). Nata nel 2009, si dedica alla salvaguardia degli ecosistemi marini, con particolare attenzione alle tartarughe marine.
Il cuore pulsante di Blue Conservancy è il Centro Recupero Tartarughe Marine (CRTM), un vero ospedale per tartarughe marine dove quelle ferite, vittime di pesca accidentale, inquinamento o traffico nautico, vengono soccorse, curate e riabilitate con l’obiettivo di riportarle in libertà una volta guarite.
“Oggi vi presentiamo Pepe, una piccola Caretta caretta di soli 2,8 kg recuperata alla deriva con evidenti difficoltà di galleggiamento a qualche miglio dalla costa a largo di Palizzi (RC). Pepe è stata subito trasportata al Centro Recupero Tartarughe Marine di Brancaleone dove, dopo le prima indagini diagnostiche, abbiamo riscontrato la stessa problematica. Probabilmente la tartaruga ha ingerito plastica in superficie che le ha causato questa difficoltà nell’immersione”. È il racconto che l’associazione ha condiviso sui social per sensibilizzare il pubblico sull’importanza di preservare gli ecosistemi marini.
“La piccola Caretta resterà sott’osservazione del nostro personale specializzato che, come sempre, farà il possibile per farla tornare al più pesto in libertà. Cogliamo l’occasione per ringraziare anche il Sig. Saccà e suo figlio che ogni volta, non perdono nemmeno secondo per contattarci e segnalare una tartaruga che ha bisogno di soccorso. Infatti, non è il primo esemplare che recuperiamo insieme, anche lo scorso anno ci avevano segnalato un’altra Caretta caretta in difficoltà, che abbiamo curato e rilasciato in libertà. Le tartarughe marine ingeriscono la plastica in quanto la scambiano per meduse, piccoli pesci o cibo in generale. Questa, una volta nello stomaco può causare diversi problemi o addirittura portarle alla morte. Un uso consapevole di questo materiale può salvare molte vite nei nostri oceani”.
Insieme, possiamo fare la differenza per il futuro del nostro mare e delle sue meravigliose creature!
(Fonte e foto: Blue Conservancy)