Pasquetta in Calabria, sei mete per vivere la primavera

Pasquetta apre ufficialmente la stagione delle uscite e in Calabria, dove mare e montagna sono spesso a meno di un’ora di distanza, la giornata può essere perfetta per spostarsi, respirare aria pulita, visitare luoghi autentici. Dalle foreste della Sila ai borghi dell’Alto Ionio, passando per spiagge nascoste e sentieri nella storia, ecco sei destinazioni, tra natura, cultura e paesaggio, ideali per chi vuole vivere la primavera con un passo più lento.
I Giganti della Sila – Fallistro (CS) – Nel cuore del Parco Nazionale della Sila, si trova la Riserva Naturale dei Giganti di Fallistro, bene FAI dal 2016, considerata uno dei boschi monumentali più affascinanti d’Italia. Qui crescono circa sessanta esemplari di pini larici e aceri montani, alcuni alti fino a 45 metri e con diametri prossimi ai 2 metri. La loro età media è di circa 350 anni. È una pineta creata nel XVII secolo dai Baroni Mollo, che avviarono un’opera di piantumazione in un’area già nota nell’antichità come Silvia Brutia. La riserva è oggi un vero e proprio gioiello naturalistico: oltre ai pini, vi crescono faggi, castagni, pioppi tremuli, aceri montani e meli selvatici. L’habitat ospita anche una fauna variegata e rappresenta un ecosistema unico per altitudine, composizione e biodiversità.



Il percorso, adatto anche alle famiglie, si snoda all’interno di un ambiente protetto, accessibile e accompagnato da pannelli esplicativi. È un luogo perfetto per immergersi nella natura silenziosa e osservare da vicino questi giganti verdi. A pochi chilometri, sulla sponda del Lago Cecita, si trova il Centro Visita “Cupone”, uno dei principali poli didattici e divulgativi del Parco. La struttura comprende un museo naturalistico, recinti faunistici (con cervi, daini e lupi), un giardino geologico, un orto botanico e sentieri attrezzati. Il centro, immerso nella foresta, è una tappa ideale per chi viaggia con bambini o vuole approfondire la conoscenza dell’ecosistema silano.


Reali Ferriere Borboniche – Mongiana (VV) – Mongiana fu tra i più importanti poli siderurgici del Regno delle Due Sicilie. Le Reali Ferriere e Officine Borboniche, oggi visitabili come Ecomuseo delle Ferriere, raccontano questa storia industriale in un contesto naturalistico sorprendente. Poco oltre il paese si trova Villa Vittoria, una costruzione ottocentesca immersa in un’oasi naturalistica di oltre 400 ettari, gestita dal Reparto Carabinieri Biodiversità Mongiana. Qui si trovano giardini botanici, sentieri faunistici, un laghetto, recinti con animali selvatici (tra cui daini, mufloni, cavalli, caprioli) e un giardino delle erbe officinali. Una meta perfetta per trascorrere una giornata intera tra natura, cultura e educazione ambientale.




Serra San Bruno – Certosa, sentieri e spiritualità (VV) – La Certosa di Serra San Bruno, fondata nel 1091, è uno dei luoghi religiosi più importanti del Sud. Il monastero non è accessibile, ma il Museo della Certosa è visitabile: ospita ambienti ricostruiti, oggetti liturgici e una sezione interattiva sulla vita monastica.


A pochi chilometri si trova il Santuario di Santa Maria del Bosco, luogo eremitico di San Bruno. Il percorso è collegato dal Sentiero Frassati, un anello in gran parte su sterrato, pensato per coniugare natura e spiritualità. Il sentiero prende il nome dal beato Pier Giorgio Frassati e attraversa boschi intatti e rigogliosi. Una passeggiata accessibile, adatta a tutti. Il centro storico del paese offre chiese barocche, botteghe artigiane e una cucina legata ai prodotti del sottobosco, tra cui funghi e formaggi tipici.
SUL MARE
Arcomagno – San Nicola Arcella (CS) – L’Arcomagno è una piccola baia sabbiosa incorniciata da un arco naturale di roccia. È detta anche “Grotta del Saraceno” e secondo la leggenda fu rifugio per le incursioni sulla costa. Il sentiero per raggiungerla si percorre in circa venti minuti: è panoramico, impervio ma ben tenuto. Il sito, riconosciuto come geosito dall’ISPRA, offre uno dei paesaggi marini, che si fregia della Bandiera Blu, più iconici della regione.


Dal belvedere di San Nicola Arcella si possono ammirare contemporaneamente la costa calabrese, la Basilicata e la Campania. Il centro storico è curato, con vicoli in pietra e sculture d’arte all’aperto. Da visitare la Chiesa di San Nicola da Tolentino e la Torre Crawford, una torre saracena cara allo scrittore americano Francis Marion Crawford.
Caminia – Stalettì (CZ) – Caminia è una baia riparata, con sabbia dorata e acque limpide, ideale per una sosta tranquilla. È perfetta anche per lo snorkeling. Da qui si raggiunge la Grotta di San Gregorio, legata a un antico insediamento monastico bizantino.

Il borgo di Stalettì custodisce testimonianze storiche come la Chiesa Madre, la Chiesa dell’Immacolata e la Chiesa del Rosario. Nei pressi si trovano anche i resti del Monastero Vivarium fondato da Cassiodoro, uno dei primi centri di conservazione del sapere classico nel Mediterraneo.
Roseto Capo Spulico – Alto Ionio Cosentino (CS) – Roseto unisce il fascino del borgo medievale a una spiaggia Bandiera Blu. Il Castello Federiciano, costruito nel XIII secolo, domina il litorale ed è visitabile su prenotazione. Secondo una tradizione, vi fu custodita la Sacra Sindone. Il centro storico conserva vicoli in pietra e il “Vico degli Innamorati“, considerato tra i più stretti d’Europa. Roseto è anche il “Borgo delle Rose e delle Ciliegie“: le rose si coltivavano già in epoca sibarita, mentre le ciliegie, prodotto De.Co., sono oggi celebrate nella Festa della Ciliegia, con eventi, degustazioni e cortei.


Queste sei mete sono solo un punto di partenza. Che sia Pasquetta o un altro giorno, la Calabria ha sempre molto da offrire, indipendentemente dalle stagioni. Luoghi da scoprire a poco a poco che inviteranno sempre a ritornare.
di Daniela Malatacca (info@meravigliedicalabria.it)