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Parco marino Riviera dei Cedri, presto nuovi tesori sotto tutela

Parco marino Riviera dei Cedri, presto nuovi tesori sotto tutela

di Roberto De Santo

Fondali unici caratterizzati da arenili e ampie scogliere sommerse, con una serie di piccoli scogli affioranti. Habitat di specie al contempo affascinati ed in via di estinzione – tra cui cavalluccio camuso (Hippocampus guttulatus) e di Pinna nobilis – tali da essere considerati di interesse comunitario. Ed ancora integrare lo splendore dei tesori ambientali e paesaggistici presenti lungo la costa tra Praia a Mare e San Nicola Arcella in provincia di Cosenza con quelli che si nascondono nei suoi fondali o che rendono prezioso l’incantevole tratto di mare dell’alto Tirreno cosentino. Su tutti la grotta dell’Arcomagno e lo Scoglio dello Scorzone come anche l’area marino-costiero della baia di Carpino-Ainella a Scalea.

arcomagnocopertina - Meraviglie di Calabria - 2


Il Parco Marino regionale “Riviera dei Cedri” presto potrà contare su queste nuove gemme per rendere ancor più spettacolare il suo patrimonio naturalistico-paesaggistico sotto tutela. Garantendo una protezione integrata ed una strategia unica di tutela all’immenso capitale di biodiversità dell’intera fascia costiera.
Dopo l’avallo all’unanimità in Commissione Ambiente del Consiglio regionale, il progetto di legge – Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 21 aprile 2008, n. 9 (Istituzione del Parco Marino Regionale «Riviera dei Cedri») – finalizzato ad estendere l’area marina protetta, approderà a Palazzo Campanella per il varo definitivo.

Scalea iStock - Meraviglie di Calabria - 4


Un passaggio che consentirà, appunto, una nuova perimetrazione della fascia sotto protezione totale. Attualmente, l’area del Parco si estende per 485,4 ettari lungo un tratto di costa fra i più suggestivi della Calabria ed interessa un’area di notevole pregio paesaggistico. Con questi nuovi innesti quel tratto di costa diventerà ancor più prezioso.

I nuovi confini della bellezza

Sotto protezione integrata all’interno del Parco marino finiranno veri e propri tesori paesaggistici, ambientali e naturalistici già presenti lungo la costa dell’Alto Tirreno cosentino.
Il progetto, infatti, prevede l’ampliamento dei confini dell’attuale Parco marino, facendolo coincidere a nord con la perimetrazione della Zona speciale di conservazione (Zsc) “Fondali Isola di Dino-Capo Scalea” ed i prospicenti tratti di marino-costieri ricadenti nel Comune di San Nicola Arcella, ed a sud – ed in continuità con questa – inglobando l’area marino-costiera della Baia di Carpino-Ajnella che ricade nel Comune di Scalea.


Ricadranno nella nuova area del parco l’intero perimetro della Zsc “Fondali Isola di Dino-Capo Scalea” che si sviluppa lungo la fascia marina antistante i territori dei comuni di Praia a Mare e San Nicola Arcella. Un’area che ha una estensione di circa 400 ettari. A forma ellissoide, questa zona si sviluppa parallelamente alla costa da Nord a Sud. I fondali dell’area hanno una profondità tra i 5 ed i 60 metri caratterizzati da arenili e ampie scogliere sommerse, con una serie di piccoli scogli affioranti situati lungo le spiagge in località Fiuzzi, Arcomagno e nel porto di San Nicola Arcella.
In questa area sono presenti quattro habitat d’interesse comunitario, di cui uno prioritario (Praterie di Posidonia, Posidonion oceanicae).


Per quanto concerne l’ampliamento del perimetro parco ai tratti di costa, una volta approvata la nuova perimetrazione l’area di tutela si estenderà all’area marino costiero prospicenti, appunto, la Zsc Fondali Isola di Dino-Capo Scalea che ricomprende la grotta dell’Arcomagno e lo Scoglio dello Scorzone ed all’area marino costiero della baia di Carpino-Ainella collocata a sud ed in continuità con la Zona di protezione speciale.

Si tratta di veri e propri tesori. Basti citare l’Arcomagno con la sua laguna e la vicina “Grotta del Saraceno” che conserva al suo interno una sorgente di acqua dolce. Ed ancora l’altra piccola baia – che compare a poca distanza – con l’Arco di Enea che deve il nome al leggendario racconto che narra come l’eroe mitologico passò proprio da queste spiagge dopo la caduta di Troia. Come anche, per restare in questa zona, lo “Scoglio dello Scorzone”, uno scoglio naturale che visto dall’alto si contrappone alla famosa isola di Dino.

Scalea 3 - Meraviglie di Calabria - 22


Poi spostandosi verso Scalea, rientreranno nel Parco gli ambienti sommersi della “La Baia di Carpino-Ajnella” caratterizzati da fondali e tratti di costa di rilevante interesse per le caratteristiche naturali, geomorfologiche e fisiche.
Un tratto di costa ricco di posidonia oceanica, che costituisce un’importante nursery per pesci e vanta una diffusa presenza di pinna nobilis e di gorgonie (formazione corallifera). Qui l’ambiente è caratterizzato da diverse grotte carsiche che nel corso di millenni si sono formate rendendo l’intera area decisamente unica nel suo genere. E poi c’è l’area attorno a Torre Talao in cui fin dalla Preistoria ha ospitato diversi insediamenti umani lasciando segni sul territorio di quei passaggi.
Un patrimonio di tesori che dunque potrà essere ancor più valorizzato dopo la nuova perimetrazione dal Parco in un’ottica di sviluppo sostenibile dell’intero comprensorio.

info@meravigliedicalabria.it

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