Ottobrata Sidernese, l’antica Motta Sideroni si veste d’autunno
La quinta edizione dell’Ottobrata Sidernese si terrà a Siderno Superiore il 19 e 20 ottobre prossimi. La terza in tutta Italia, dopo quelle di Roma e Zafferana Etnea. Una manifestazione ispirata agli antichi baccanali, i riti propiziatori del paganesimo coi quali si dava il benvenuto alla stagione autunnale, finalizzati a favorire un ricco raccolto. Le strade del borgo medievale, l’antica Motta Sideroni, si animeranno di spettacoli itineranti e show degli artisti di strada, con stand espositivi di prodotti tipici dell’autunno e mercatini dell’artigianato, tra vicoli illuminati da mille candele.
All’anfiteatro si darà vita ai giochi inclusivi e tradizionali, mentre dopo cena la musica sarà protagonista coi concerti e gli spettacoli danzanti. Auto e motoraduni sono in programma al parcheggio di San Sebastiano, laddove è stata prevista un’area di parcheggio prioritaria per i disabili. Se i posti auto dovessero essere al completo, si potrà raggiungere il centro della manifestazione salendo sul trenino che farà la spola da e per il parcheggio illuminato allestito nei pressi del cimitero.
Nelle antiche dimore gentilizie avranno luogo programmi di approfondimento culturale sin dal pomeriggio. Palazzo Falletti ospiterà le mostre fotografiche e pittoriche sui temi della casa e dell’autunno, mentre sarà allestito anche un angolo del costituendo museo della scuola. Le performance di musicisti, attori, scrittori e poeti faranno rivivere il gusto degli antichi racconti riscaldati dal tepore di un braciere aromatizzato dalle bucce di agrumi gettate sulla cenere. A Palazzo De Mojà si darà spazio a convegni sullo sviluppo del territorio, partendo dalle potenzialità della vicina Diga sul Lordo e di vini e vitigni calabresi. Nell’androne, poi, avrà luogo la sfilata delle creazioni di stiliste locali che metteranno in mostra abiti e gioielli.
Una manifestazione che accontenta i gusti di tutti, dunque, nell’atmosfera resa ancora più magica dopo i tramonti di metà pomeriggio, nel borgo sospeso tra il panorama incantevole della Riviera dei Gelsomini e l’imponenza delle “Dolomiti del Sud”.
