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Operazione “Cervo italico” nel Parco delle Serre, la storia finisce su Tg2 – VIDEO

Operazione “Cervo italico” nel Parco delle Serre, la storia finisce su Tg2 – VIDEO

di Roberto De Santo

C’era un solo posto in Italia che avrebbe potuto ospitare il Cervo Italico ed impedirne l’estinzione.  Il Parco naturale delle Serre. Così la rubrica “Tutto il bello che c’è” del Tg2 ha raccontato la storia a lieto fine dell’operazione scattata un anno fa che ha portato a trasferire alcuni esemplari di Cervi Italici dal Bosco della Mesola, nel Ferrarese, all’area protetta nel cuore delle Serre calabresi. Nell’antica riserva di caccia dell’Emilia Romagna, i trecento esemplari della splendida specie di cervo – che si differenzia dagli altri per alcune peculiarità – rischiava di scomparire.

Da qui il progetto. «Ma perché il Parco delle Serre in Calabria?», ci si interroga. «Si passa dal castagno al faggio – spiega al Tg2 il colonnello Rocco Pelle, comandante dei carabinieri della biodiversità di Mongiana – dal faggio all’abete bianco, a zone aperte, a praterie. Queste sono gli habitat ideali per queste specie di animali che si trovano quasi ai vertici della piramide ecologica. Al di sopra del cervo – sottolinea il colonnello – abbiamo solo il lupo che è bene che ci sia e che viva insieme al cervo perché quando un domani si diffonderà ulteriormente la popolazione di cervi italici nella zona ci saranno i lupi a contenerla e a gestire la presenza della specie in un sano equilibrio ecosistemico».

E alla domanda di come sta procedendo il progetto il comandante dettaglia. «Abbastanza bene. Siamo molto fiduciosi che si possa affermare la presenza della specie nella zona». Il servizio della rubrica “Tutto il bello che c’è”, poi racconta nel dettaglio la storia del viaggio per l’Italia dei 22 esemplari fino al cuore della Calabria, del rilascio in piena notte e poi mesi e mesi di esplorazione.

«Come le persone anche i cervi hanno un proprio carattere – racconta al Tg2, la ricercatrice dell’Università di Siena, Martina Colosi il processo di adattamento degli esemplari – un proprio modo di fare, di affrontare le novità».

E poi c’è la storia di “Italo” (denominato M6 dai ricercatori), l’unico esemplare che si è dimostrato troppo confidente ed era fuggito raggiungendo il mare. Recuperato l’esemplare ora vive sereno in un ampio recinto, curato dai carabinieri della riserva di Villa Vittoria. Ed «è entrato subito nei cuori della popolazione di Mongiana e in generale di tutti i visitatori di Villa Vittoria», racconta la ricercatrice di Siena.

Ora per la riuscita del progetto e per la speranza di incrementare gli esemplari ci vorrebbe la nascita di un cucciolo. Una speranza che metterebbe in sicurezza la prosecuzione della specie messa a rischio di estinzione.

Alfonso Grillo al Tg2 - Meraviglie di Calabria - 16

Ma le speranze o meglio i sogni per questa area protetta definita dal Tg2 un «angolo incontaminato e ancora fra i meno conosciuti d’Italia» si concentrano in uno solo: divenire un parco nazionale. «Guardi – rivela alla giornalista del Tg2 il presidente del Parco regionale delle Serre, Alfonso Grillo – lei proprio svela il mio sogno. Sì – sottolinea – ha le caratteristiche per diventare un parco nazionale. E con l’entrata di ulteriori Comuni – annuncia – e con l’espansione del territorio può divenirlo». (foto copertina: Antonio Iannibelli)

info@meravigliedicalabria.it

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