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Occhi puntati sul Sentiero di Calabria

Occhi puntati sul Sentiero di Calabria

Tre giorni di cammino, incontri e scoperte hanno accesso i fari e stuzzicato l’attenzione della stampa di otto testate giornalistiche che adesso faranno rivivere ai propri lettori le sensazioni uniche e le viste immerse nel verde offerte dai sentieri di Calabria. Un viaggio alla scoperta di luoghi speciali, testimonianze storiche ed esperienze suggestive disseminate in tutta la regione, ma accorpate per la prima volta in un percorso coerente e composto da trentaquattro tappe ben strutturate che si candida a pieno titolo a diventare uno dei sentieri di trekking più interessanti d’Italia

Il Sentiero di Calabria – più di seicento chilometri lungo la dorsale montuosa della regione attraversando i tre Parchi Nazionali del Pollino, della Sila e dell’Aspromonte e il Parco Regionale delle Serreprima di essere un cammino è un’idea, il desiderio di invalidare l’equazione che associa il turismo calabrese relegato alle sole e meravigliose mete marittime nella bella stagione, è ,insomma, un filo teso che attraversa e racconta il territorio, armonizzando finalmente le antiche voci di tanti borghi dell’entroterra fino ad ora dimenticati, dell’innovazione dei tenaci imprenditori e degli ambiziosi operatori turistici.

Di tappa in tappa, il viaggio ha permesso di scoprire i variegati panorami calabresi, ma anche il suo patrimonio gastronomico, tra masserie, agriturismi, ristoranti e produttori locali. Il cammino è iniziato dall’Aspromonte attraverso boschi e torrenti impetuosi, per poi raggiungere, sulle orme dei boscaioli, a Mongiana – con le sue ferriere borboniche – e Serra San Bruno, dove risiedono gli ultimi carbonai d’Italia. Nella seconda giornata la curiosità dei visitatori si è addentrata nella Silva Brutia, antico nome romano della Sila, un vero dedalo di montagne, boschi secolari e corsi d’acqua, dove è possibile ammirare i Giganti della Sila, ovvero gli altissimi alberi secolari dell’omonima riserva naturale che costituiscono un vero e proprio tesoro naturalistico. Infine, la terza giornata si è svolta sul Pollino, un’oasi ricca di strapiombi, gole e massi erratici, terminando con la visita alla Grotta di San Michele Arcangelo.

Il viaggio nel “Sentiero di Calabria” costituisce un utile tassello narrativo per rilanciare l’immagine di questa regione che tuttavia impone di raccontare assiduamente e nel suo complesso il volto diverso e nuovo della Calabria, per decostruire la narrazione spesso stereotipata che sempre più raramente accompagna una regione che ha ben compreso e sta iniziando a sfruttare le proprie enormi potenzialità turistiche, per contribuire al suo sviluppo economico e sociale.

info@meravigliedicalabria.it

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