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Non è un semplice albero. È “La Pita” di Alessandria del Carretto

Non è un semplice albero. È “La Pita” di Alessandria del Carretto

«Non è solo un albero… È la Pita!». Il sindaco di Alessandria del Carretto, Domenico Vuodo, celebra sui social la festa dell’Albero più antica della Calabria. Esperti boscaioli del piccolo centro del Pollino, il più alto sul livello del mare, si sono ritrovati nei boschi della catena del Dolcedorme per scegliere l’abete utilizzato nella celebrazione della Pita. Domenica 30 aprile sarà trascinato nella piazza centrale del piccolo centro montano: l’emblema della festa popolare.

Il rito

La seconda domenica di aprile, la comunità si raduna nei boschi del Pollino per inaugurare la prima fase di una tradizione antichissima. Si parte dal taglio di un abete alto circa 20 metri (pitë, in dialetto alessandrino). L’abete viene abbattuto, diviso e ripulito. L’ultima domenica di aprile, l’albero viene trasportato a braccia fino al paese, accompagnato dall’organetto, dalle zampogne e dai canti popolari. La “Pita” giunge in Piazza San Vincenzo e il 3 maggio, la cima addobbata con doni e prodotti tipici del territorio diventa protagonista della “salita dell’abete”. Una sorta di gioco della Cuccagna. La Festa della Pita si conclude con una caduta, accompagnata da un applauso.

Per approfondire


I Połëcënellë di Alessandria del Carretto

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