Nicodemo Librandi, dottore honoris causa in Scienze Agrarie
Per Nicodemo Librandi, professore di scienze matematiche, si aggiunge adesso il titolo honoris causa in scienze agrarie conquistato sul campo, anzi nelle vigne e tra i vini, che gli verrà conferito da parte dell’Università degli studi Mediterranea di Reggio Calabria. Nel ricco curriculum vitae di 50 anni di lavoro nel settore, giusto per semplificare, si ascrivono 8 lavori scientifici in viticoltura ed enologia che raccontano la storia del Cirò. Da “Il Gaglioppo e i suoi fratelli-I vignaioli del Cirò-Interventi per la caratterizzazione del Castiglione e del Toccarino -Valorizzare con metodi moderni un’antica vocazione viticola- I vitigni di Calabria”- Viaggio all’interno del genoma del Gaglioppo e del Magliocco-Studio sui portainnesti del Gaglioppo, Storie di uomini, vigneti e vini” senza elencare le pubblicazioni minori e annoverare le tante attività quale animatore territoriale di dibattiti scientifici, degustazioni e sperimentazioni per la promozione dei vini Cirò e Melissa e della cultura enologica in senso più ampio. Non ultimo in ordine di tempo rientra la nomina come presidente dell’Associazione SudHeritage che mette insieme i musei d’impresa fornendone una lettura ed interpretazione innovativa delle storie imprenditoriali della Calabria e poi ancora Ambasciatore del vino, titolo conferito dall’Associazione nazionale Città del vino per aver portato nel mondo il vino Cirò e trainato la Calabria intera.
Per la precisione le etichette Librandi arrivano in 40 Paesi. Due sono le immagini rappresentative e cariche di significato che sono un manifesto-sintesi dell’instancabile Librandi-esploratore di vigne e vini e che rendono matericamente il Librandi-pensiero che si estrinseca con la generosità di chi ha uno sguardo etico proteso al sociale: la collezione varietale ampelografica della Calabria, giardino labirinto, che nasce per custodire il germoplasma dei vitigni autoctoni della regione. Frutto di un lungo e impegnativo quanto appassionante lavoro di ricognizione per cercare, recuperare, catalogare, impiantare e seguirne l’evoluzione e la caratterizzazione. Luogo vivente anche a futura memoria, di conservazione del Dna delle viti calabre, espressione della ricca biodiversità dell’Enotria tellus.
L’altra è l’immagine di quel pensiero proattivo e si riferisce alla mappa dei profumi del vino e il naso del vino che si trova nel museo VITES a Rocca di Neto nella Tenuta Rosaneti e che guarda al futuro precorrendo i tempi. Pensando alle nuove generazioni vuole offrire l’occasione di un laboratorio interattivo dove riconoscere i profumi del vino e con il Progetto “Scuole in vigna” fornire un esempio di sostenibilità, intesa come impegno sociale, economico ed ambientale, attenta alla cura del territorio e alla salvaguardia della biodiversità. Il progetto “Scuole in vigna” vuole essere uno spazio di educazione ambientale per un sempre maggiore coinvolgimento delle intelligenze in crescita nelle dinamiche dell’agricoltura per incentivare la formazione curriculare, ma anche per il rilancio turistico del territorio che si esprime in tutte le forme. Sono sicura che questo intenso momento di riconoscimento pubblico del suo lavoro vorrà condividerlo con il suo compagno di viaggio , il fratello Antonio con il quale si e’ spartito il sonno e le preoccupazioni per arrivare all’oggi.
di Saveria Sesto