Nasce da una sinergia «il cammino del Normanno»
L’unione fa la forza. Le sinergie fanno rete. Da un lavoro di condivisione nasce «Il Cammino del Normanno-La terra tra i Due Mari», il percorso naturalistico che unisce l’entroterra montano e la costa alla storia e la cultura, in un itinerario di bellezza e meraviglia desideroso di valorizzare i territori. I protagonisti di questo nuovo cammino tra il verde della montagna e l’azzurro dei mari calabresi sono il Parco delle Serre, il Parco Marino Regionale, il Gruppo di Azione Locale (GAL) Terre vibonesi, il GAL Serre calabresi e il GAL Terre locridee.
Un progetto di valorizzazione dei territori che mette in rete venti Comuni tra storia, cultura e natura
«Il progetto prevede l’unione del territorio calabrese dal Mar Tirreno al Mar Ionio attraversando come tappe i luoghi percorsi da Ruggero II di Altavilla. L’unione è proprio il punto di forza di questo cammino, un’unione tra i vari comuni che si intreccia tra spettacolari paesaggi naturalistici e luoghi pieni di cultura e spiritualità. Proprio questi sono gli obbiettivi del progetto ‘Il Cammino del Normanno’: unire secondo aspetti di natura, cultura e spiritualità», ha affermato il commissario straordinario del Parco regionale delle Serre Alfonso Grillo; che ha poi proseguito: «Questo percorso correla natura, arte, storia, enogastronomia, cultura e religione e nasce dall’esigenza di valorizzare gran parte dell’entroterra delle Serre Calabresi, esaltando la bellezza dei paesaggi, dei boschi, dei corsi d’acqua e della biodiversità, le tradizioni e le testimonianze architettoniche di grande rilevanza presenti nei borghi coinvolti. Oggi più che mai la sinergia tra enti ha dato e darà tangibili risultati in tema di sviluppo locale per questo», ha poi proseguito Grillo, «mi sento di ringraziare i GAL ed il Parco Marino per la partnership instaurata che porterà sicuramente nel futuro ulteriori positività».
Le amministrazioni interessate e le tappe turistiche di un meraviglioso viaggio culturale e naturalistico
Il progetto è davvero molto ambizioso e intende coinvolgere ben venti amministrazioni: Monasterace, Stilo e il suo bosco, Pazzano, Mongiana, Bivongi, Guardavalle, Dasà, Dinami, Serra San Bruno, Sorianello, Spadola, Mileto, Spilinga, Gerocarne, Soriano Calabro, Filandari, Zungri, Ricadi, Drapia, Arena.
Otto le tappe previste: Capo Vaticano, Spilinga, Spilinga – Zungri, Zungri – Mileto, Mileto – Dinami, Dinami – Soriano, Soriano – Mongiana, Mongiana – Bivongi, con la variante Mongiana – Bivongi via cascata Marmarico e Bivongi – Monasterace Marina.
Natura, cultura e spiritualità. Le tre leve strategiche per la valorizzazione dei territori e la promozione turistica
Oltre al mare mozzafiato la Calabria ha anche un altro volto dalla bellezza disarmante che è possibile apprezzare tutto l’anno: un entroterra montano con dei paesaggi incredibili adatti al turismo lento desideroso di scoprire attraverso il trekking, la mountain bike e l’esperienza diretta la cultura, le tradizioni e i sapori autentici delle comunità che animano e custodiscono le meraviglie delle rigogliose aree montane.
La natura gioca sicuramente un ruolo determinante, offrendo uno straordinario contesto paesaggistico capace di spaziare dalla bellezza marina di Capo Vaticano alla storia borbonica di Mongiana, fino alle cascate del Marmarico a Bivongi.
La cultura è invece il leitmotiv in grado di unire i borghi dalle mille attrazioni turistiche, accorpate dalla presenza normanna in Calabria, che ripercorre alcuni dei luoghi di Ruggero II di Altavilla, come i castelli di Stilo, Vibo Valentia e Arena.
Mentre la componente religiosa attraversa in cammino i luoghi che richiamano tre santi: San Giovanni Theristis, San Bruno di Colonia e San Pietro Spina di Gerocarne, ponendosi come una rete di mete di riferimento per il turismo religioso.
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Foto di copertina di igersvibovalentia
