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Monumenti d’autunno: a Cerva il Castagno del Cielo

Monumenti d’autunno: a Cerva il Castagno del Cielo

Quando la natura vuole fare opera d’arte riesce sempre in modo magnifico, e la esprime in tutte le sue forme: il paesaggio di un bosco può essere quadro, la pietra di montagna può definire scultura, e le grotte nascoste possono essere architetture assai ingegnose. Gli alberi poi sono monumenti, alcuni secolari. Tra i massicci che caratterizzano il percorso tra Catanzaro e Crotone, nel territorio di Cerva, l’area forestale della Regione Calabria diventa un ampio terreno caratterizzato dalla presenza di numerosi alberi di Castagno, la maggiore di tutta la Calabria. È qui che la natura ha coltivato uno dei suoi monumenti, il Castagno del Cielo. È così detto probabilmente per via della sua strutturazione diramata, tipica del castagno, ma qui particolarmente “aperta”, all’altezza del castello, infatti, indirizza le sue numerose ramificazioni in alto e verso il cielo. Il tronco è molto robusto, colossale, definito da alcune protuberanze alla sua base, che ha tredici metri di circonferenza, e poi nel suo mezzo. La diramazione si eleva fino a 4.5 metri d’altezza, sfogando in una chioma abbastanza folta che può innalzarlo fino a 25 metri.

Il Castagno del Cielo ha un’età secolare, tra i 340 e i 400 anni e risponde ai criteri di monumentalità definiti dal Masaf nel suo Elenco degli alberi monumentali d’Italia 2023, è un monumento per età e dimensioni, per forma e portamento, per valore ecologico, per architettura vegetale, per pregio paesaggistico, per valore storico e culturale. È infatti ritenuto “testimonianza vivente della cultura castanicola di quei luoghi della Calabria che si affacciano sul mar Jonio, e dove la secolare coltivazione del castagno ha consentito la sopravvivenza di intere generazioni nei lunghi inverni montani e durante le ricorrenti carestie”. Il Castagno del cielo diventa protagonista del paesaggio regionale soprattutto nel periodo che va dalla metà di ottobre fino agli inizi di novembre, momento di raccolta del frutto. Un tempo le castagne erano alimento basilare per il sostentamento, tanto che nel periodo della raccolta si poteva praticare il cosiddetto “sbarru”, che scioglieva i divieti d’accesso alle proprietà recintate per consentire l’approvvigionamento di un alimento così prezioso.

L’importanza del Castagno, monumentale e non, è ben custodita in questi luoghi: a Cerva si trova infatti il Museo della Castagna, unico nella regione, e ricco di testimonianze legate alla tradizione contadina e alla lavorazione delle castagne, mantenendo così il valore della cultura castanicola del territorio. Il Castagno del Cielo è raggiungibile percorrendo per circa 1,5 chilometri la strada comunale che dal paese di Cerva si dirige verso nord a Tirivolo. Si trova nelle vicinanze di un sentiero che partendo dalla destra del curvone della strada principale si inoltra nel castagneto.

info@meravigliedicalabria.it

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