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Luigi Bonavina, da Tropea ai vertici della chirurgia mondiale

Luigi Bonavina, da Tropea ai vertici della chirurgia mondiale

Un chirurgo da record premiato come unico italiano dall’American College of Surgeons di Boston. La storia del professor Luigi Bonavina, classe 55, ordinario di chirurgia all’Università degli Studi di Milano e direttore del Dipartimento di Chirurgia Generale e dell’intestino al Policlinico San Donato di Milano è finita sulle colonne del Sole 24 Ore. Considerato tra i migliori chirurghi al mondo l’eccelso medico ha legami stretti con la Calabria. Il suo papà a Tropea era pediatra ed ostetrico.
Da qui la sua passione per la medicina che lo ha portato a raggiungere risultati eccellenti. A Milano dirige anche il Centro di ricerca dell’intestino anteriore e di Oncologia Chirurgica. Bonavita ha al suo attivo oltre 3mila interventi eseguiti con metodiche tradizionali ma soprattutto con tecniche mininvasive e ibride dove è considerato un innovatore a livello mondiale (è membro tra le altre dell’Académie National de Chirurgie, l’American Foregut Society e l’European Surgical Association). Ma soprattutto è un precursore e uno sperimentatore perché al centro di gran parte del suo lavoro c’è la ricerca applicata alla chirurgia.
Incluso nella lista Top Italian Scientists, Bonavina è autore di 490 articoli scientifici citati su Pubmed, numerose monografie e oltre 50 capitoli di libri e poi tante relazioni a congressi nazionali e internazionali.

L’infanzia a Tropea e la sua passione per la chirurgia

Bonavina - Meraviglie di Calabria - 2
Il professor Luigi Bonavina (foto: Il Sole 24 Ore)

Su “Il Sole” ricorda la sua infanzia a Tropea ed il rapporto con il papà. «Mi incuriosivano – racconta  Bonavina – gli strumenti che mio padre custodiva nella vetrinetta dello studio come il forcipe che usava per le nascite». Così dopo gli studi compiuti al Liceo Classico “Galluppi” della cittadina Bonavita volta a Padova dove si laurea in Medicina e sceglie come specializzazione Chirurgia Generale e in Chirurgia Toracica. «Non si nasce chirurghi – spiega al Sole, il professore della Statale –  lo si diventa. La chirurgia è soprattutto passione: ci sono quotati professionisti che vi arrivano da altri settori oppure specializzandi che svengono ai primi interventi ma poi diventano bravissimi. Passione e motivazione sono le cose vere che ti guidano in questo lungo percorso». «L’aspetto tecnico che non deve mancare ma si acquisisce negli anni – conclude Bonavina – apprendendo per fasi. Il mio maestro mi diceva di procedere prima guardando attentamente, poi di annotare su un taccuino le cose decisive e solo dopo di mettermi all’opera».

Macrì: «È motivo di orgoglio per la nostra comunità»

«Continua ad essere per la comunità motivo d’orgoglio leggere ancora sulle prestigiose colonne dei quotidiani nazionali ed internazionali dei successi e risultati da record del nostro concittadino illustre Luigi Bonavina, tra i migliori chirurghi al mondo». Così commenta il sindaco di Tropea Giovanni Macrì che aggiunge: «È una soddisfazione che arricchisce ulteriormente la reputazione anche in campo medico della nostra terra che nel 1500 ha dato i natali ai fratelli Pietro e Paolo Bojano (Vianeo), considerati gli inventori universali della chirurgia estetica e, per questo, inclusi tra i Marcatori Identitari Distintivi (MID) che rendono unica la nostra regione nel mondo». «Continuando a portare alto il nome della sua Tropea, Bonavina – conclude – può ritenersi degno erede di questa esperienza che ha contribuito a scrivere una pagina universale della chirurgia».

info@meravigliedicalabria.it

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