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Le telecamere di Geo nuovamente sul borgo incantato di Gerace

Le telecamere di Geo nuovamente sul borgo incantato di Gerace

di Roberto De Santo

L’architettura unica, la storia che si mescola alle leggende e la bellezza di un borgo antico. Un mondo incantato che contribuire a costituire il fascino di Gerace. Tutto questo andrà in vetrina, oggi (giovedì 11 aprile) su Rai 3 nel corso della puntata di “Geo”.

Il borgo, incastonato tra le colline, continua a stupire e a emozionare grazie al suo patrimonio medievale ben conservato, le sue stradine tortuose, la possente cinta muraria e gli antichi monumenti, prima tra tutti la maestosa Cattedrale di Santa Maria Assunta. La posizione panoramica della città offre spettacolari vedute che si estendono fino al Mar Ionio. Una cornice perfetta che fa di Gerace una delle gemme più preziose della Calabria.
Non è la prima volta che la trasmissione, condotta da Sveva Sagramola ed Emanuele Biggi, ha visitato l’antico borgo reggino. Già le telecamere di Geo si erano accese per mostrare al grande pubblico della Rai le meraviglie che caratterizzano Gerace.

L’affascinante storia di Gerace


Stasera sarà l’occasione per far conoscere ancora una volta la bellezza di questo borgo incastonato nel cuore del Parco nazionale dell’Aspromonte la cui storia si legga indissolubilmente a quella di Locri Epizephiri. Furono gli abitanti della potente colonia magnogreca nel X secolo, in fuga dalla costa per le incursioni dei pirani saraceni e l’insalubrità delle coste, a rifugiarsi all’interno ed a fondare Jerax, l’odierna Gerace. Un nome legato ad una leggenda. Stando al racconto la località dove poi sorse Gerace, fu scelta dagli ellenici seguendo il volo di uno sparviero, appunto Jerax (denominazione greca). La città fu anche base militare romana, una decisione maturata per le caratteristiche di Gerace.


La cittadina sorge infatti su un conglomerato di roccia conchiglifera a forma di altopiano ed il suo centro storico, era circondata da solide mura turrite e porte urbiche. Dunque più difficile per i nemici da espugnare.
Una caratteristica che mantenne anche nel Medioevo per divenire una cittadina fortificata.
Gerace è anche nota come la città delle 100 chiese”. Nel periodo normanno, cento o più monumenti mescolavano la cultura ortodossa, bizantina e cattolica, creando un incrocio religioso che narra ancora di invasioni e attenzioni da parte di chi voleva aggiudicarsi la sua posizione arroccata e strategica.

Un fascino che è rimasto immutato nel tempo e che arriva fino ai giorni nostri e che la trasmissione di Geo, realizzata in convenzione con la Regione Calabria, cercherà di rinnovare.

info@meravigliedicalabria.it

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