Le monete magnogreche di Angelo Ventimiglia: finestre su passato e futuro [VIDEO]
Le monete antiche, più che semplici pezzi di metallo, sono vere e proprie finestre sul passato. Silenziose custodi di storie millenarie, esse ci permettono di ricostruire aspetti economici, politici, sociali e artistici di civiltà scomparse. Oltre al loro valore storico, dunque, hanno anche un profondo valore culturale: rappresentano la memoria tangibile di popoli e civiltà che hanno abitato certi luoghi, permettendoci di connetterci con il passato e di apprezzare la ricchezza e la diversità delle esperienze umane. Per questo motivo la numismatica, ovvero lo studio delle monete antiche, è una disciplina affascinante che attira collezionisti e studiosi da tutto il mondo: ogni moneta, con la sua storia unica, rappresenta un tassello prezioso per la comprensione del passato.
E sono proprio monete le opere dell’artista calabrese Angelo Ventimiglia (originario di Villapiana in provincia di Cosenza) che, dopo un tour in diversi musei della Calabria, approda al Maca di Acri (CS) dedicato all’arte contemporanea. La tecnica è quella della lavorazione a sbalzo di lastre metalliche trattate “a freddo”, e poi ci sono gli elementi grafici e pittorici. Vuol dire che Ventimiglia lavora come fosse un alchimista, trasformando il materiale metallico in opera d’arte trasformandolo in altro rispetto alla forma originaria. Nelle sue mani, il passato viene rimodellato e acquista, così, nuovo valore nella grande metafora dell’eredità che ci ha lasciato la Magna Grecia: il passato può tornare a vivere e continuare a raccontare n grande valore.
La connessione tra le abitudini moderne e gli usi e costumi della Magna Grecia si fa, così, ambivalente: da un lato vibra il senso di appartenenza, dall’altro resta fissa la consapevolezza dell’irripetibilità di un tempo glorioso.
(Video: TgR Calabria)