L’audace interpretazione dell’Orestea: a San Fili, Peppino Mazzotta in Radio Argo Suite
Una rivisitazione virtuosa di uno spettacolo già vincitore del Premio della Critica nel 2011 e del premio Annibale Ruccello nel 2012 che domenica 29 ottobre alle 18 sarà proposta sul palcoscenico del Teatro Gambaro di San Fili nell’ambito della stagione teatrale “Tutti in scena. Viaggio nei generi teatrali 2023/2024” diretta da Lindo Nudo. Un’interpretazione memorabile di Peppino Mazzotta che in “Radio Argo Suite” dà corpo e voce ai personaggi dell’Orestea in una coraggiosa riscrittura dell’opera a firma del drammaturgo e poeta Igor Esposito, pur restando fedele ai testi classici di riferimento. Una performance per voce e musica presentata la scorsa estate alle Orestiadi di Gibellina, nella quale l’intensa interpretazione di Peppino Mazzotta, attore versatile dal talento indiscutibile, viene magnificata dalle musiche originali di Massimo Cordovani, eseguite dal vivo con Mario Di Bonito, e della post produzione live dei suoni curata da Andrea Ciacchini. Una voce, sola, catturata da un microfono e lanciata nella notte, vaga di ripetitore in ripetitore alla ricerca di orecchie che vogliano ascoltarla; una voce che riluce, come il fuoco impetuoso e affannato che rimbalzò da Troia fino ad Argo, su valli, colli e montagne, per annunciare il ritorno vittorioso della flotta Greca.
Una voce che si fa corpo per evocare altre voci e altri corpi. Il testo snocciola la sua versione dei fatti attraverso sei testimonianze dirette che, in ordine cronologico e lontane da qualsiasi capriccio di attualizzazione, ripercorrono le vicende precedenti e successive alla guerra più conosciuta e celebrata della storia dell’umanità: la guerra mossa dagli Achei contro la città di Troia. La prima è quella di Ifigenia, l’ultima quella di Oreste. In mezzo si rincorrono quelle di Egisto, Clitennestra, Agamennone e Cassandra. Sei fantasmi che tornano in vita, che tornano in voce, per spiegarci l’arcano passato da cui veniamo e il tragico presente in cui navighiamo. Prima della rappresentazione di domenica al teatro Gambaro di San Fili, lo spettacolo sarà proposto all’Auditorium comunale di Polistena, il 27 ottobre alle 21, nell’ambito della rassegna “Teatro chiama Terra” del Centro sperimentale di arti sceniche Dracma, e il 28 ottobre alle 20 al Piccolo Teatro Popolare di Tarsia per la stagione 2023/2024 dell’associazione Luci nelle Grotte. Una produzione di Teatro Rossosimona che presto varcherà i confini regionali, a conferma della qualità della proposta artistica della compagnia che proprio quest’anno ha tagliato il traguardo dei 25 anni di attività continuativa e professionale. Gli eventi riportati sono finanziati con risorse PSC Piano di Sviluppo e Coesione 6.02.02 erogate ad esito dell’Avviso “Programmi di Produzione Teatrale – Annualità 2023” dalla Regione Calabria – Dipartimento Istruzione Formazione e Pari Opportunità – Settore Cultura.
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