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Laino Borgo, col Parco Archeologico si può cominciare

Laino Borgo, col Parco Archeologico si può cominciare

Il progetto del Parco Archeologico di Laino Borgo si fa sempre più concreto. Grazie alla firma dell’atto notarile che sancisce l’acquisizione del terreno dove, anni fa, fu scoperto un importante insediamento urbano, il comune calabrese potrà dare inizio alla creazione di un parco destinato a valorizzare e preservare il patrimonio archeologico dell’area di San Gada. A esprimere soddisfazione per l’obiettivo raggiunto è il sindaco di Laino Borgo, Mariangelina Russo: «Siamo entusiasti di annunciare che abbiamo ufficialmente sottoscritto l’atto notarile per l’acquisizione del terreno destinato a Parco archeologico. Ora l’area di San Gada è pronta a diventare una realtà concreta di studio e fruizione della storia del nostro territorio e della Calabria intera».

Il terreno acquisito dal comune si trova ai piedi del Pollino e ha già rivelato la presenza di un insediamento urbano esteso oltre quaranta ettari, sconosciuto fino a poco tempo fa alla ricerca scientifica. Le indagini archeologiche condotte tra il 2019 e il 2023 hanno portato alla luce un vasto isolato residenziale, una grande vasca rivestita di laterizi e un settore di produzione con fornaci e aree di lavorazione dell’argilla, probabilmente dedicate alla creazione di piccoli vasi a vernice nera. Tra le scoperte più recenti c’è un luogo di culto dedicato a una divinità femminile, identificato grazie a testimonianze epigrafiche e materiali che fanno riferimento al culto di Artemide. Inoltre, è stato individuato un grande spazio porticato con pavimentazione in laterizi, circondante un edificio pubblico che sarà oggetto di ulteriori scavi.

Le ricerche, condotte in collaborazione con l’Università di Messina e coordinate dal professor Fabrizio Mollo, hanno avuto grande eco nella comunità scientifica, a conferma dell’importanza del sito archeologico di Santa Gada come uno dei più rilevanti dell’intera Magna Grecia. Gli scavi hanno permesso di individuare anche una presenza enotria risalente tra la fine dell’VIII e il VII secolo a.C.

«Per la nostra comunità è un grande giorno – ha sottolineato il sindaco Russo – Adesso possiamo portare a compimento i sacrifici e l’impegno di tutti quelli che hanno creduto in questo progetto culturale e scientifico insieme: dal professor Mollo e il suo staff, l’Università di Messina, gli studenti che hanno contribuito alle campagne scavi, la nostra restauratrice Flavia Gazineo, e i tanti cittadini che hanno collaborato alle ricerche, e ancora l’Ente Parco Nazionale del Pollino, ma soprattutto la Regione Calabria con il Presidente Occhiuto e l’assessore Gallo che hanno creduto nelle potenzialità del nostro territorio».

Tutta l’area oggetto di scavi di Laino Borgo sarà un punto di riferimento per lo studio e la valorizzazione del patrimonio storico e culturale della Calabria. «Sul terreno ora di proprietà del comune – continua il sindaco Russo – realizzeremo un importante parco archeologico che preserverà la nostra storia, ma che ispirerà le future generazioni, offrendo a tutti l’opportunità di esplorare e apprezzare le meraviglie del passato».

Il Parco sarà un centro di interesse nazionale, grazie alle attività di ricerca e valorizzazione che proseguono sotto la direzione scientifica dell’Università degli Studi di Messina e della Soprintendenza Sabap di Cosenza. Si attende anche la costruzione del Museo Civico, dove i nuovi reperti potranno essere esposti al pubblico.

(Da.Ma)

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