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La Varia a Bethlehem Peace Center, in Terra Santa

La Varia a Bethlehem Peace Center, in Terra Santa

In occasione del decennale del riconoscimento Unesco, delle feste della Rete delle grandi macchine a spalla italiane, la macchina della Varia di Palmi, esempio di salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, sarà esposta, martedì 4 aprile, nella mostra “Macchine di Pace” a Bethlehem Peace Center, in Terra Santa.

L’esposizione è la prima tappa di un itinerario espositivo che, in Europa e in Italia, ha lo scopo di divulgare la cultura della tradizione mediterranea dopo il tempo sospeso della pandemia, veicolando un messaggio di pace forte e chiaro.

«L’evento – sostenuto dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale – gode del patrocinio di quel dicastero, di quello della Commissione nazionale italiana per l’Unesco, del Consolato generale d’Italia a di Gerusalemme, dei Comuni e delle arcidiocesi e diocesi delle città di Viterbo, Sassari, Nola e Palmi.»

Alla mostra, realizzata in collaborazione con il Comune di Betlemme, l’installazione di arte visiva contemporanea, in dialogo con forme e contenuti degli eventi rituali delle feste, vuole raccontare una storia millenaria “sospesa” dalla pandemia, che verrà riproposta nelle immagini e nelle musiche del film inedito di Francesco De Melis: Il nostro tempo infinito e sospeso, prodotto dalla Rete e da Icpi.

Un progetto italiano di grande impatto emotivo e comunicativo che in ogni suo elemento contrappone le “macchine di pace” delle feste alle “macchine da guerra”, che mira a promuovere il patrimonio culturale italiano creando ambiti di cooperazione, di relazione e di scambio tra comunità patrimoniali, associazioni, soggetti istituzionali ed esperti italiani e palestinesi.

La mostra, allestita al Bethlehem Peace Center, nel cuore della città e di fronte alla Basilica della Natività, resterà aperta fino al 17 aprile in uno dei momenti più suggestivi dell’anno.

La delegazione italiana, guidata da Giorgio Andrian e Patrizia Nardi, sarà ospite del sindaco di Betlemme.

«Una grande occasione per promuovere e divulgare la bellezza del patrimonio culturale immateriale delle feste della Rete in quest’anno speciale – dice Patrizia Nardi – in occasione del decennale del riconoscimento Unesco che coincide con i vent’anni della Convenzione Unesco del 2003 per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale. Ma anche una splendida occasione perché comunità di un patrimonio dell’umanità possano impegnarsi direttamente e concretamente sul tema della pace, contrapponendo le proprie “Macchine di Pace” alle macchine da guerra che continuano a seminare morte e distruzione. Del resto, questo è il motivo di fondo per cui UNESCO nasce, ossia spingere le comunità di patrimonio, i gruppi, gli individui, le Nazioni alla collaborazione e alla cooperazione per salvaguardare la convivenza pacifica e prevenire e curare i conflitti, “servendosi” del patrimonio culturale” e della sua capacità di creare relazioni, ponti, tra le persone. Un’operazione importante di diplomazia culturale, mediazione culturale e cooperazione internazionale – conclude Nardi – che ha creato un’importante circolarità tra comunità, soggetti istituzionali, decisori politici, esperti, consentendoci di mettere in atto una strategia di cui “Macchine di Pace” è l’espressione più vera e commovente».

Il presidente del Comitato Varia: “Contento di rappresentare la mia città”

«Sono molto emozionato e contento di rappresentare la mia città. È l’inizio – ha affermato Daniele Laface – presidente Comitato Varia di un percorso unitario che vedrà protagonista anche la nostra Varia. E in attesa di ricambiare l’ospitalità ad agosto a Palmi, ringrazio la dottoressa Nardi per l’impegno, la grande professionalità e il lavoro eccellente».

redazione@meravigliedicalabria.it

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