La reliquia di San Francesco da Paola è a Rende, oggi messa solenne

Patrono della Calabria e santo profondamente amato e venerato, Francesco da Paola è simbolo di fede, umiltà e carità, e continua a ispirare generazioni di fedeli che lo invocano ancora come guida spirituale e protettore. Il Santuario di Paola a lui dedicato è tra le mete religiose più frequentate perché è il luogo dove Francesco ha vissuto e pregato, e perché qui si conserva ogni cosa che gli è appartenuta. Ci sono ovviamente anche le sue reliquie e, tra quelle più preziose, c’è sicuramente la sua calotta cranica. Di dimensioni poco più grandi del palmo di una mano, presenta segni di bruciatura dovuti al rogo che distrusse il corpo del santo nel 1562. Dopo la profanazione della sua tomba a Tours da parte degli Ugonotti, soltanto alcune reliquie si salvarono dalle fiamme e furono distribuite in vari conventi dell’Ordine dei Minimi. La calotta, conservata inizialmente nel Coro Conventuale, è stata successivamente collocata nell’altare della nuova chiesa del santuario di Paola.


In un contesto di forte legame con il territorio, la comunità di Rende ha accolto con grande partecipazione la reliquia, giunta nella comunità venerdì scorso, nell’ambito della Missione Quaresimale promossa dai Padri Minimi.


Per la parrocchia di Santa Maria della Consolazione, guidata da don Mario Ciardullo, si tratta di un momento molto particolare perché scelta quest’anno a rappresentare la provincia di Cosenza nel dono dell’olio votivo che, come da tradizione, verrà portato a Paola il 2 maggio. L’arrivo della reliquia è stato accolto con una celebrazione che ha visto la recita del Rosario e la Santa Messa, presieduta da don Mario Ciardullo e concelebrata da padre Vincenzo Arzente e padre Omar Solis.


Padre Vincenzo Arzente ha ripercorso la vita del santo calabrese e ha sottolineato come il suo insegnamento rimanga un punto di riferimento per la comunità cristiana. Ha evidenziato il valore della Quaresima, intesa non come periodo di privazione, ma come opportunità di crescita spirituale, apertura e perdono. Nel suo intervento ha ricordato anche il legame tra i Padri Minimi e Arcavacata, paese natale di padre Giovanni Vercillo.

I Padri Minimi hanno poi guidato una veglia di preghiera per la pace, momento in cui padre Arzente ha invitato i fedeli a riflettere sull’importanza del perdono e dell’impegno personale nel costruire relazioni basate sulla riconciliazione e sull’amore cristiano. Al termine della giornata, don Mario Ciardullo ha espresso gratitudine per aver avuto l’opportunità di accogliere la reliquia, che non veniva trasferita in altra sede dal 2007.
Oggi, domenica 9 marzo in Santa Maria della Consolazione, la comunità si riunisce per la celebrazione della Santa Messa delle ore 11, presieduta dal Padre Provinciale Francesco Trebisonda, alla presenza delle autorità e della presidente della Provincia, Rosaria Succurro.