La leggenda della principessina Gestrina di Pietra Castello

A Pietra Castello, alle spalle di San Luca, le leggende si tramandano di padre in figlio. Tra tutte, la triste storia d’amore che ha come protagonisti la figlia del Re di Pietra Castello, Gestrina, e Carlo l’uomo di cui si era innamorata. Secondo la leggenda, narrata ancora dagli anziani del piccolo borgo Aspromontano, la Principessa Gestrina abitava nella fortezza di Pietra Castello insieme al re e alla regina mentre Carlo era un semplice addetto, al servizio del re. I due si innamorarono perdutamente e consapevoli che non avrebbero potuto mai coronare il loro sogno d’amore, decisero di lasciare il castello. Ma le vie di fuga, in quei luoghi aspri e assolati, non erano tante e fu facile per i soldati del re, trovarli e catturarli. La principessina fu catturata a poche centinaia di metri dal Castello, presso una estesa formazione rocciosa nel luogo che ancora oggi, è denominato “Passo di Gestrina”. Il suo amante fu raggiunto più a valle, nei pressi di un pianoro che poi prese il nome di “Collina di Carlo”. I due sfortunati innamorati furono quindi riportati al Castello e rinchiusi in attesa della decisione del Re.
L’epilogo della storia d’amore fu tragico. Infatti, sempre secondo la leggenda, i due amanti, furono messi in una botte e fatti precipitare da una altissima rupe che è conosciuta come “Rupe della Guttigghierìa” (dal termine dialettale “gutti”, botte). Probabilmente i due giovani, nella loro fuga, cercavano di raggiungere il monastero di San Giorgio, distante meno di due ore di cammino dal Castello, dove avrebbero cercato rifugio chiedendo la protezione dei monaci. Questa e tante altre leggende della tradizione popolare si tramandano di padre in figlio, di generazione in generazione, arricchendo un patrimonio culturale che andrebbe recuperato, valorizzato e divulgato per la conoscenza delle vicende umane e della storia dei luoghi.

(tratto dal post di dericati calabrisi)