La leggenda della grotta delle “lacrime di latte” a Filandari
La leggendaria grotta delle “Lacrime di Latte” si trova a Filandari, in provincia di Vibo Valentia. Si tratta di un’ampia cavità naturale alla quale gli abitanti del piccolo centro collocato alle pendici del Monte Poro ed i vari pellegrini che vi si recano, sono molti devoti.
Alla grotta si arriva facilmente percorrendo la stradina in discesa, posta a sinistra del calvario di Filandari. Secondo la tradizione popolare, le gocce di acqua che scendono dal soffitto della grotta hanno una funzione medicamentosa, soprattutto per le donne in gravidanza. Stando ai racconti, quelle acque assicurerebbero alle madri una buona gestazione, un abbondante allattamento e sarebbero un ottimo rimedio contro la mastite. Ed effetti terapeutici dell’acqua della grotta ci sarebbero anche per renelle, coliche, lombaggini ed altri dolori. Effetti che, secondo i racconti degli abitanti, sarebbero dovuti all’intercessione di Santa Marina, la Santa libanese, patrona di Filandari.
Siamo andati a visitarla il 14 luglio, giorno che precede i festeggiamenti che ricordano la traslazione del corpo della Santa da Costantinopoli a Venezia. La Santa visse in un monastero maschile da bambina per seguire la scelta del padre, che decise di ritirarsi in convento dopo la morte della moglie. Per tutta la vita Marina finse di essere uomo. Fu persino accusata di aver messo incinta una donna, e subì anche una punizione pur di non rivelare il suo vero sesso. Scoperto solo dopo la sua morte.
Il monastero era quello di Qannoubine nel Libano, dell’ordine dei “maroniti”, cioè seguaci di San Marone. Si narra di una grotta nelle vicinanze di questo monastero (forse quella visitabile in una chiesa, nella quale fu sepolta prima della traslazione del corpo), con la presenza, anch’essa, di acqua fresca. Mi chiedo perché questa grotta si chiami “Santa Cristina”.
Secondo l’autore Jean De la Roque, pare ci sia, in Israele, una grotta denominata “Le Lacrime di Latte di Santa Cristina”. Approfondendo la vita di questa santa martire, è risaputo che, tra le torture che ella subì, le furono strappate le mammelle, dalle quali non fuoriuscì sangue, ma soltanto latte. (Silvana Franco)
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