La Calabria, la regione scelta dalle tartarughe marine per nidificare. E’ successo ad Isca
Nel tardo pomeriggio di sabato otto luglio una meravigliosa tartaruga caretta-caretta è approdata sulle coste del Comune di Isca sullo Ionio, nel catanzarese per deporre le uova tra la sorpresa e lo stupore dei bagnanti. Lo ha reso noto la stessa amministrazione tramite i social, sui quali ha affermato:
«Come ogni anno, il più bel riconoscimento alla qualità delle nostre acque e delle nostre spiagge viene direttamente dal mare. Nel tardo pomeriggio di oggi 8 luglio, lungo la spiaggia di Isca, una tartaruga Caretta Caretta ha deposto le sue uova sotto gli occhi stupiti dei presenti. Sono state avvertite le autorità che hanno provveduto a delimitare il tratto di spiaggia interessato per mettere al sicuro la covata».
Vi abbiamo già parlato qui dell’importanza biologica di questa specie bandiera, capace cioè di contribuire alla conservazione degli ecosistemi e degli abitanti che li popolano, costituendo proprio per questa sua preziosa funzione, un patrimonio inestimabile per il corretto funzionamento e la tutela dei mari calabresi. La tartaruga caretta-caretta è un antico marinaio a cavallo tra terra e mare che oggi risulta fortemente minacciato dal riscaldamento globale, dal bracconaggio, dall’invasiva presenza di plastiche in mare e della distruzione del suo habitat naturale, dunque la sua presenza nella acque calabresi, oltre a denotare la loro qualità, ha ancora più valore nel momento critico per la conservazione delle specie con la deposizione e schiusa delle uova.
Una vita in mare che viene dalla terra ferma grazie al calore della sabbia
E’ incredibile e forse paradossale. La caretta caretta trascorre la maggior parte del suo tempo in mare, eppure i primi attimi della sua vita provengono non dalle meraviglie del blu calabrese, ma dal calore della sabbia, dove mamma tartaruga approda per scavare con attenzione una buca e deporre in media un centinaio di uova, dalle dimensioni simili ad una pallina da golf, poi ricoperte con attenzione e cura. E’ proprio il calore della sabbia a determinare il sesso dei nascituri; soprattutto tra fine maggio e inizio agosto mamma tartaruga si avvicina infatti alla riva per deporre le sue uova.
Il loro equilibrio è incerto, la loro condizione delicata. Il nido è sottoposto a numerose insidie e pericoli naturali e antropici; in media tra le cento uova soltanto una tra loro arriverà alla schiusa e raggiungerà con i suoi primi sforzi le acque del mare. Questa preziosa e delicata condizione impone quindi attenzione e supporto attivo per tutelare l’ecosistema e favorire la loro conservazione fondamentale per il mare, dunque per tutti noi.
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Foto di copertina della pagina Facebook del Comune di Isca sullo Ionio di Pina Anoja