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La Calabria angioina (ancora) in mostra ad Altomonte

La Calabria angioina (ancora) in mostra ad Altomonte

Ultimi giorni ancora per visitare la mostra Calabria angioina (1266-1382). Novità gotiche e tradizione bizantina al tramonto del Medioevo.  Fino al 30 gennaio gli splendidi spazi del museo civico di Altomonte ospitano la prima grande esposizione d’arte sul Basso Medioevo calabrese. È un inedito allestimento che riunisce – nella cornice più adatta dal punto di vista storico e artistico – un complesso di opere e manufatti solitamente disgregato sul territorio regionale.
Si tratta di testimonianze spesso dimenticate che, grazie al supporto della tecnologia, “dialogheranno” con capolavori originariamente collocati in chiese distrutte dai terremoti o fortemente danneggiate nel corso degli ultimi sette secoli. Uno straordinario viaggio per turisti e visitatori alla scoperta di un tassello importante della storia della regione.

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In particolare, il progetto – ideato e curato da Stefania Paone, docente di Storia dell’arte medievale del dipartimento di Studi umanistici dell’Università della Calabria – svela il ricco patrimonio artistico prodotto nella regione durante la dominazione angioina, tra la seconda metà del XIII e la fine del XIV secolo. Un patrimonio che si articola intorno a due poli, uno latino e gotico che guarda alle novità importate dalla Francia attraverso la mediazione di Napoli, capitale del nuovo Regno degli Angiò, l’altro greco e bizantino che attesta la lunga durata della cultura orientale nella regione.

L’apporto delle nuove tecnologie

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Il percorso ha inizio nella chiesa di Santa Maria della Consolazione di Altomonte, uno degli edifici più significativi del Gotico meridionale, commissionata dal conte Filippo Sangineto, Siniscalco di Provenza e uomo di fiducia del re Roberto d’Angiò.
Indossando visori per la realtà virtuale, i visitatori potranno immergersi nella ricostruzione 3D della chiesa, creata dallo spin-off dell’Università della Calabria 3DResearch, per scoprire la storia del feudo e l’aspetto originale dell’edificio al tempo degli Angioini.
La visita proseguirà nell’attiguo Museo Civico, dove oltre 40 opere, oreficerie, sculture, documenti, monete, affreschi staccati, tavole dipinte e disegni, provenienti da tutta la Calabria – e in molti casi mai esposte – saranno organizzate in cinque sezioni tematiche con pannelli didattici e proiezioni multimediali.

info@meravigliedicalabria.it

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