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Il viaggio nel «litorale sacro» della Riviera dei Cedri

Il viaggio nel «litorale sacro» della Riviera dei Cedri

Il giornalista calabrese e conduttore televisivo Osvaldo Bevilacqua protagonista di un affascinante viaggio nel «litorale sacro» della suggestiva Riviera dei Cedri. Diamante, Scalea e Santa Maria del Cedro nel diario di viaggio dedicato alla narrazione del «mito dell’agrume definito, nella Bibbia, “il frutto dell’albero più bello”». Il cedro, appunto, di cui abbiamo ampiamente parlato, (qui) è il file rouge che lega l’itinerario che accompagna Bevilacqua in alcuni luoghi iconici del Tirreno cosentino calabrese. Si parte proprio da Santa Maria del Cedro, e dall’agrume che ha ottenuto il marchio Dop, conferito a livello europeo alle specialità le cui caratteristiche si legano strettamente a un determinato ambiente geografico e alle sue tradizioni. Un riconoscimento che premia un prodotto de eccellenza e il racconto del suo unico territorio.

Il cedro, “frutto sacro” della tradizione ebraica

Fu Jahvé ad indicare a Mosè il frutto dell’albero più bello, frutto che secondo le tradizioni ebraiche divenne fondante della “Festa delle Capanne” (Sukkoth).

Poco meno di 10 chilometri separano Santa Maria del Cedro da Diamante, seconda tappa del mini tour di Bevilacqua: «la città più dipinta d’Italia ha un mare stupendo ed è vicinissima all’isolotto di Cirella». La Perla del Tirreno, nei cui fondali regna la posidonia argentata indice di un’elevata qualità ambientale, ha ottenutoanche nel 2023, la celebre e prestigiosa Bandiera Blu (ne abbiamo parlato qui). Un tratto di costa piccante e colorato di rosso, capitale mondiale del peperoncino di Calabria.

Ultima tappa, Scalea. Osvaldo Bevilacqua giunge a Scalea «nota per le acque turchesi, la spiaggia apparentemente interminabile, l’accogliente centro storico, i resti del Castello normanno e la cinquecentesca Torre Talao, simbolo della città». Che lega la propria storia ad un racconto mitologico. E’ Omero a narrare dello scoglio di Torre Talao, che ospitò Enea ed Ulisse e nei pressi della torre morì Dragone, compagno di Odisseo.

info@meravigliedicalabria.it

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