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Il murales di Baruch Kadmon a Diamante ispira un’opera teatrale

Il murales di Baruch Kadmon a Diamante ispira un’opera teatrale

“Guardando e ascoltando il murale di Baruch Kadmon”. Il murales dell’artista afghano impresso a Diamante dà voce ad uno spettacolo che sarà presentato venerdì 23 Febbraio alle 21 nella sala Polifunzionale di Scalea.
Rappresenta il primo appuntamento del Festival del Teatro Amatoriale organizzato dal Comune di Scalea con la direzione artistica del Cinecircolo Maurizio Grande, il patrocinio della Pro Loco di Scalea
Cinque appuntamenti in cui saranno protagoniste cinque compagnie di teatro amatoriale diverse, tutte provenienti dal Tirreno cosentino. Ad ogni serata sarà presente anche un ospite d’eccezione. All’inaugurazione della rassegna interverrà l’attrice Annalisa Insardà.

La prima dello spettacolo

diamante - Meraviglie di Calabria - 2

A rappresentare la prima de “Guardando e ascoltando il murale di Baruch Kadmon” la compagnia degli “In-Stabili” di Diamante, con la regia di Domenica Magurno anche autrice del testo. In scena, oltre alla stessa Magurno anche Enzo e Alessandro Ritondale e la cantastorie Miriam Scarcello. La compagnia degli In-Stabili si forma nel 2015 come Associazione Culturale sotto la presidenza di Domenica Magurno e finora si è presentata al pubblico di tutta la costa con diversi spettacoli fra cui “Scinnitim’ Ccà”, “La Natività: Miriam/Maria si racconta”, “La Pentola a Pressione”.

La trama e il murales

Il testo che sarà rappresentato a Scalea, racconta le suggestioni che il murale dell’artista afghano Baruch Kadmon suscita da sempre nell’animo dell’autrice.
Il Murale di Kadmon è tra i più apprezzati e meglio conservati fra quelli dipinti sui muri di Diamante. Realizzato durante la prima “Operazione Murales” ideata nel 1981 dall’allora sindaco Evasio Pascale e l’artista Nani Razzetti, l’opera si trova in via Concezione nel cuore del centro storico adamantino.

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Il murales di Baruch Kadmon tra i vicoli di Diamante

Il murale è la raffigurazione dell’immagine scattata dal fotografo americano Paul Strand a Luzzara (in provincia di Reggio Emilia) che fa da copertina al fotolibro “Un Paese” realizzato insieme allo sceneggiatore e giornalista Cesare Zavattini.
La foto raffigura cinque uomini e una donna, sulla soglia di una casa, nell’immobile attesa di una ripartenza nell’Italia dell’immediato dopoguerra. Kadmon ha rivisto nel borgo di pescatori che era Diamante nel 1981, le stesse condizioni del borgo contadino di Luzzara decidendo di riprodurre la foto di Paul Strand sui muri del borgo calabrese.

info@meravigliedicalabria.it

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