Il luogo delle radici, Badolato diventa lo “spazio della memoria”
Due giorni a Badolato (22-23 novembre 2024) con l’obiettivo plurale di strutturare, in sessioni di co-progettazione guidate e facilitate dal team Italea Calabria, un nuovo prodotto turistico pensato per il Turismo delle Radici.
Attività formative e di confronto con tre target differenziati: la comunità, le istituzioni e gli operatori privati: albergatori, Tour Operator, associazioni culturali e di promozione sociale, guide turistiche specializzate.
Interviste alle famiglie locali e incontri con operatori turistici costruiranno la condivisione e restituzione progettuale prevista a chiusura evento, in quello che sarà un laboratorio permanente e in continua evoluzione: lo “Spazio della Memoria”. Un ambiente socializzante dedicato alla storia di chi va e di chi resta, ma anche per chi torna.
«Il Turismo delle Radici si propone come un’opportunità unica per riscoprire i legami con le origini e valorizzare i piccoli borghi italiani». Francesco Biacca, Italea Calabria, progetto nazionale promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, che mira a facilitare il viaggio per chi desidera riconnettersi con le proprie radici, sottolinea l’importanza di questo tipo di turismo: «Un approccio innovativo che si concentra non solo sugli attrattori turistici tradizionali, ma sull’esperienza profonda che deriva dal viaggio alle radici familiari». «Il nostro lavoro – conclude Biacca – in questi mesi si sta focalizzando molto sulle aree interne, spesso trascurate, per ispirare e stimolare in questi luoghi un percorso di crescita e sviluppo sostenibile. Il metodo è la co-progettazione con le comunità locali che riteniamo fondamentale per creare esperienze autentiche».
E proprio in co-progettazione con le associazioni locali, la tappa di Italea Calabria a Badolato punterà, partendo dalle radici, a generare opportunità di futuro sostenibile per un turismo che, da queste parti, ha i colori della multi etnicità.
«Co-progettazione con le associazioni locali – We’Re South e A.Op.T. Riviera e Borghi degli Angeli » – dice Guerino Nisticò, operatore e accompagnatore turistico locale, e sottolinea: «Il Turismo delle Radici permette agli italo-discendenti di riscoprire i luoghi delle proprie origini e di apprezzare la cultura e le tradizioni locali. Badolato, in particolare, è un luogo simbolo di questa rinascita, un melting pot di culture che rappresenta un esempio di innovazione sociale. Famoso per la provocazione Badolato Paese in vendita in Calabria e per l’accoglienza ai profughi curdi nel 1997, si è trasformato in un microcosmo di globalizzazione sostenibile. Oggi – continua Nisticò- è un crocevia di culture, con una comunità multietnica composta da autoctoni, migranti, restanti ed emigrati di ritorno, turisti provenienti da tutto il Mondo, rappresentando un esempio di rivitalizzazione e innovazione sociale in cui si innesta perfettamente il crescente fenomeno del turismo delle radici se teniamo conto delle migliaia di “badolatesi” che vivono tra Argentina, Usa, Canada, Svizzera, Australia, Francia e Germania».
Il PROGETTO ITALEA
Italea è il programma di promozione del turismo delle radici, lanciato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale all’interno del progetto PNRR e finanziato da NextGenerationEU per il periodo 2022-2025.Il progetto mira ad attrarre italiani all’estero e italo-discendenti intenzionati a scoprire i luoghi e le tradizioni delle proprie origini, fornendo un insieme di servizi per agevolare il viaggio in Italia, grazie anche all’organizzazione capillare costituita da 20 gruppi, ognuno per una regione italiana, che avranno cura di informare, accogliere e assistere i viaggiatori delle radici.
Italea è un progetto dedicato sia a chi conosce già le proprie origini italiane e vuole organizzare un viaggio per scoprire e ritrovare i luoghi, i costumi e la cultura dei propri avi, sia a chi le deve identificare, e che potrà avvalersi di una rete di genealogisti affidabili.
Il nome Italea deriva da “talea”, una pratica con cui si consente ad una pianta di propagarsi. Recidendo una parte e ripiantandola, le si può dare nuova vita, facendo crescere nuove radici: proprio come accade con le migrazioni. Questo programma rappresenta la riconoscenza della “pianta madre” al proprio fiorire nel mondo.