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Il Cammino di Santiago? No, tra i luoghi gioachimiti di Calabria

Il Cammino di Santiago? No, tra i luoghi gioachimiti di Calabria

“Sapevi che in Calabria è possibile praticare un piccolo Cammino di Santiago?” L’itinerario che si snoda tra natura e spiritualità è una delle ultime proposte suggerite dalla FTO Calabria, l’associazione per la filiera del Turismo organizzato, che rilancia i contenuti di un’attività di viaggio e di territorio, partendo dalla conoscenza e dal senso dei luoghi che definiscono il profilo della nostra regione.  In Calabria il Cammino di Santiago diventa il Cammino Gioachimita per il quale, l’associazione, ha suggerito un coinvolgente percorso a tappe.  “Il Cammino Gioachimita – si legge nella nota social- attraversa i boschi del Reventino e il Parco Nazionale della Sila, tra le province di Catanzaro e Cosenza, sulle tracce dell’abate Gioacchino da Fiore, una delle personalità calabresi più influenti nel panorama della teologia e filosofia medievali. Il Cammino di Gioacchino ripercorre le tappe salienti che hanno caratterizzato la vita, le opere e i luoghi dell’abate, in un itinerario tra natura e spiritualità. Ci troviamo nei boschi fitti di quello che oggi è il Parco Nazionale della Sila, ai piedi del Monte Reventino, tra le province di Catanzaro e Cosenza. È qui che un tempo si aggirava un passaggio illustre, filosofo e teologo di prim’ordine, tra i più studiati al mondo: stiamo parlando dell’abate Gioacchino da Fiore, nato a Celico nel 1130 e morto a Pietrafitta nel 1202.

Gioacchino da Fiore e la Calabria intrecciano i rispettivi destini in una storia unica, che lascia traccia di sé nei luoghi e nella natura che li avvolge, oggi patrimonio di tutti grazie a un itinerario gioachimita studiato ad hoc. Tra i luoghi cosentini di nascita (Celico), dove si trova ancora la casa natale presso la Chiesa dell’Assunta, e di morte (Pietrafitta), l’abate si sposta per i boschi creando una serie di comunità monastiche rispondenti alla sua personale visione della fede e del creato. Il primo sito cenobitico, andato distrutto nel 1214, è identificato coi ruderi di Iure Vetere. Così lo cita Dante Alighieri nella Divina Commedia:“[…] elucemi dà lato il calavrese abate Giovacchino di spirito profetico dotato”. (Paradiso, XII, 140-41). Dopo il noviziato presso l’Abbazia di Santa Maria della Sambucina, a Luzzi (CS), viene nominato abate dell’Abbazia di Santa Maria di Corazzo (CZ), dove fonda l’Ordine Florense, compone alcune delle sue opere principali e rimane fino al 1187, quando papa Clemente III lo esonera ufficialmente dai doveri istituzionali per dedicarsi liberamente ai suoi studi. Teologo, esegeta, filosofo, riformatore ed esoterista, Gioacchino da Fiore ha dato un contributo fondamentale alla storia del pensiero Occidentale”.

Cinque tappe tra i luoghi gioachimiti

I luoghi gioachimiti per eccellenza? La citata Santa Maria di Corazzo, nel Comune di Carlopoli (CZ), e l’Abbazia Florense di San Giovanni in Fiore (CS), oggi sede dell’importante Centro Studi Gioachimita Il piccolo “Santiago calabrese”, ovvero il Cammino di Gioacchino, nasce del 2008 dall’iniziativa dell’Associazione “Cammino di Gioacchino da Fiore”, e traccia un percorso che unisce idealmente il Castello Normanno-Svevo di Lamezia Terme (Nicastro), dove l’abbate ricevette i possedimenti silani da Costanza d’Altavilla, all’Abbazia di San Giovanni in Fiore, per un totale di 5 tappe così ripartite:

Tappa 1 – si parte dal Bastione di Malta, nei pressi della costa di Sant’Eufemia (CZ), e si attraversa la città di Lamezia Terme fino al Passo d’Acquavona (1000 m s.l.m.);

Tappa 2 – si discende nelle valli dei fiumi Amato e Corace, passando per il Comune di Decollatura, e si raggiungono i ruderi dell’Abbazia di Santa Maria di Corazzo, nel territorio di Carlopoli (CZ);

Tappa 3 – attraversati i Comuni di Bianchi (CS) e Parenti (CS), superando il bacino del fiume Savuto, e giunge alle porte del Parco Nazionale della Sila, in località Caporosa;

Tappa 4 – da qui si arriva alla sponda sud del Lago Arvo (CS), dove volendo è possibile sostare presso l’omonimo camping;

Tappa 5 – l’ultima tappa percorre la distanza che separa Lorica (CS) dall’Abbazia di San Giovanni in Fiore passando per i resti di Iure Vetere. Un progetto di turismo sostenibile che è anche occasione per cimentarsi con un’attività sportiva in piena natura: alla fine, esattamente come il più celebre cammino di Compostela, i partecipanti ricevono la preziosa pergamena che certifica l’itinerario compiuto”.

info@meravigliedicalabria.it

abbaziaruderi n - Meraviglie di Calabria - 10
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