Iginio Massari a Villa Geonoese Zerbi: “Presto un concorso dedicato al bergamotto”
Più che un incontro tra il più grande Maestro Pasticcere italiano nel mondo, presidente APEI, Iginio Massari e il Presidente dell’Associazione Gelatieri Italiani e membro APEI, Vincenzo Pennestrì, è stato un pranzo tra amici quello che si è svolto oggi nella magnifica cornice di Villa Genoese Zerbi a Reggio Calabria. Un momento conviviale nel quale i prodotti del territorio l’hanno fatta da padroni, mettendo in evidenza – com’è tipico dell’arte del Maestro Pennestrì – tradizione e innovazione.
“Avere qui da noi Iginio Massari è stato un onore immenso – commenta soddisfatto il patron della cremeria Sottozero e di Villa Genoese Zerbi, Vincenzo Pennestrì. Ci ripaga per tutti gli sforzi che quotidianamente facciamo per portare avanti un’impresa come la nostra, cercando di andare al di là degli stereotipi”.
Tra i prodotti particolarmente apprezzati dal Maestro Massari il gelato alla vaniglia, dal gusto autentico quanto pregiato. Il Maestro Massari non ha mancato di complimentarsi con la squadra che supporta Pennestrì: un gruppo di professionisti che non si sono mai risparmiati nel portare avanti il progetto di riqualificazione di Villa Zerbi, oltre che tenere alta la qualità della cremeria Sottozero.
“Ciò che Vincenzo Pennestrì ha realizzato a Reggio Calabria è qualcosa di unico nel panorama locale, certamente ambizioso, che come APEI intendiamo supportare – dichiara entusiasta Iginio Massari, che prosegue – anche per questo mi piacerebbe istituire un concorso internazionale di pasticceria dedicato al bergamotto, con un focus particolare sul gelato, dolci da forno e dolci da credenza così da sostenere e valorizzare sempre più questo prezioso prodotto“.
A proposito di eccellenze Calabresi e Italiane nel mondo, ad accogliere Massari a Villa Genovese Zerbi a Reggio Calabria c’era anche Gerardo Sacco, maestro orafo crotonese. A tal proposito il Maestro Massari ha commentato: “Mi piacerebbe coinvolgere Gerardo Sacco nei progetti APEI, non solo perché è un artigiano come noi pasticceri, ma perché usa materie prime del territorio, elementi vivi come il bergamotto o il peperoncino, per realizzare i suoi gioielli. E come ogni artista che si rispetti è rende accessibile la propria arte perché chiunque lo desideri possa godere della bellezza delle sue opere”.