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Identità reggine, menù che sanno di tradizione e futuro

Identità reggine, menù che sanno di tradizione e futuro

La parola “identità” ha la stessa radice della parola “identico”. Trovare la propria identità significa trovare se stesso e riconoscersi.
Un concetto filosofico che questo sabato verrà applicato al cibo nel corso dell’evento “Identità reggine” che si terrà a Villa Genoese Zerbi, a Reggio Calabria, sabato 12 ottobre a partire dalle ore 20.30.
“Del resto cosa c’è di più identitario per un territorio se non il cibo?”, si chiede Vincenzo Pennestrì, patron di Villa Genoese Zerbi e della Cremeria Sottozero. “La risposta a questa domanda è nei profumi dei piatti che rievocano le domeniche trascorse in famiglia, le passeggiate sul lungomare, le escursioni tra le nostre montagne”.
Gli chef reggini Fortunato Aricò, Salvatore Morello, Enzo Spanò e Rocco Caridi, insieme al padrone di casa della Villa, Vincenzo Pennestrì, ispirati dagli elementi identitari della cucina reggina, daranno vita a un menù tutto da scoprire che sarà possibile degustare solo su prenotazione.


L’evento esclusivo, una novità nel panorama locale e nazionale,  è un appuntamento unico. “Non mancheranno il pregiatissimo bergamotto, il vino delle cantine della zona e i prodotti utilizzati nella cucina povera, il tutto impreziosito da un tocco esotico”, ci svela in anteprima Pennestrì, che in queste ore sta perfezionando il menù assieme ai suoi colleghi.
“Abbiamo scoperto di essere una squadra fortissima, un mix equilibrato di giovani e vecchie leve, capaci di far dialogare la storia della cucina reggina con l’innovazione e l’internazionalità”, conclude con un pizzico di orgoglio Vincenzo Pennestrì. “Chissà che questo momento non possa diventare un progetto stabile di identità e gusto per la nostra amata terra”.

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