I Calanchi di Palizzi, benvenuti sulla luna: consigli utili per i visitatori
Chi mette piede qui per la prima volta avrà la sensazione di essere atterrato su un altro pianeta e quasi si prepara a fluttuare in assenza di gravità. Invece siamo a Palizzi, in provincia di Reggio Calabria, dove il paesaggio si fa surreale e regala ai visitatori uno spettacolo davvero unico.
I Calanchi di Palizzi sono caratterizzati da formazioni geologiche peculiari, modellate nel corso di milioni di anni dall’azione erosiva degli agenti atmosferici. Le tipiche biancane, ovvero profonde incisioni a forma di canyon, si alternano a pinnacoli aguzzi e terreni argillosi, creando un ambiente che lascia senza fiato.
Gli amanti della natura e del trekking troveranno nei calanchi un vero paradiso. Sono tanti i sentieri che permettono di esplorare questo territorio selvaggio e incontaminato, immergendosi nella bellezza della flora e della fauna locale. Tra le specie vegetali che si possono ammirare, ci sono macchia mediterranea, querce, castagni e orchidee selvatiche. Tra gli animali, invece, non è raro incontrare volpi, cinghiali, rapaci e diverse specie di insetti.
Insomma, lontani dal caos e dal rumore della città, i calanchi di Palizzi diventano un’oasi di pace e tranquillità: se cercavi una meta dove ritrovare l’equilibrio interiore e rigenerarti dallo stress quotidiano circondato solo dal silenzio della natura ora sai dove andare!
Nota bene: queste formazioni rappresentano un patrimonio paesaggistico di inestimabile valore, per questo motivo sono stati riconosciuti Sito di Interesse Comunitario (SIC) e Zona a Protezione Speciale (ZPS) nell’ambito della Rete Natura 2000. È importante tutelare il territorio preservandolo dalle attività umane che potrebbero danneggiarlo. In questa ottica, i consigli sempre utili per i visitatori sono: rispettare l’ambiente e non lasciare rifiuti, seguire i sentieri segnalati e non avventurarsi fuori dai percorsi tracciati, fare attenzione alle frane e ai terreni instabili, non accendere fuochi, informare qualcuno del proprio itinerario e dell’ora prevista per il rientro. E poi, scarpe comode e acqua sempre con te!
(Foto: Angelo Cavallaro)
