Giornata mondiale del teatro, ecco i principali tempi della cultura calabrese
di Roberto De Santo
«L’arte, la buona arte, riesce, in modo meraviglioso, a coniugare l’assolutamente unico con l’universale». È l’incipit del messaggio affidato dallo scrittore e drammaturgo norvegese Jon Fosse, Premio Nobel 23, per celebrare la Giornata mondiale del Teatro che si ricorre oggi come ogni anno il 27 marzo. Fu istituita a Vienna nel 1961, su proposta dell’autore finlandese Arvi Kivimaa. Così dal 1962, la Giornata Mondiale del Teatro si celebra davanti a governi, politici e istituzioni che forse ancora non ne hanno riconosciuto il pieno valore. La Giornata del Teatro, ideata e promossa dall’International Theatre Institute dell’Unesco, è così giunta alla sua 62^ edizione.
Una giornata per celebrare anche in Calabria la bellezza dei suoi teatri.
Un tour nei teatri più famosi calabresi
Un caleidoscopio di teatri capaci di rispondere alle esigenze di grandi e piccoli e diffusi capillarmente sui vari territori provinciali. Il mondo dei teatri in Calabria è decisamente ricco. Sono strutture che vengono gestite da istituzioni pubbliche, fondazioni private o direttamente da associazioni culturali e compagnie indipendenti.
Tra i più prestigiosi ed antichi c’è senza dubbio il Teatro “Alfonso Rendano” a Cosenza. Costruito nel lontano 1909 su progetto dell’architetto Nicola Zumpano, si trova nel centro storico “bruzio”. È l’unico vero teatro tradizionale dell’intera regione. Anche se la sua storia affonda le sue radici nel Rinascimento, epoca che vide nascere nella città le prime opere teatrali e le prime esperienze musicali, ed è preceduta dalle vicende di tre teatri cosentini dei quali oggi non è quasi rimasta traccia, ma che sono testimonianza del fermento culturale che ha sempre caratterizzato la città di Cosenza sino all’ottocento. Dedicato al pianista e compositore Alfonso Rendano presenta una vasta sala con tre ordini di palchi rivestiti in velluto rosso cremisi, belle decorazioni pittoriche ed in stucco realizzate da Giovanni Diana di Napoli nella sala, da Enrico Salfi nel soffitto.
La programmazione di questo teatro è particolarmente ricca e riesce ogni anno a soddisfare le esigenze di un vasto pubblico.
L’altro teatro che per storia brilla in Calabria è il “Francesco Cilea” a Reggio Calabria. Il teatro che porta il nome del grande compositore calabrese fu costruito nel 1931, ed è situato di fronte palazzo San Giorgio, vicino il corso Garibaldi. È il teatro più grande della Calabria con i suoi 1500 posti a sedere. La sua costruzione fu desiderata dal ministro Giuseppe De Nava e dal sindaco Giuseppe Valentino, e il progetto fu affidato agli ingegneri Domenico De Simone e Laviny. Ma la sua storia è più antica. Il teatro infatti fu ricostruito dopo il terremoto che devastò Reggio nel 1908. La grande sala di stile modernista, che ha sostituito quella originale in stile neo-classico inaugurata nel 1931, è disegnata a forma di ferro di cavallo e presenta tre ordini di palchi ed un loggione. Come il Rendano, il Cilea ha una programmazione molto varia che spazia dalle opere classiche alla musica leggera.
Più recente degli altri due a Catanzaro sorge il Teatro Politeama. Questo teatro è stato inaugurato il 29 novembre del 2002 e si trova nel centro storico. La storia del Teatro Politeama affonda le sue radici nell’antica tradizione teatrale cittadina iniziata con il Teatro Comunale, già Real Teatro Francesco I, aperto nel 1830 e abbattuto nel 1938. Questo vecchio teatro, noto come “Sancarlino”, era una ridotta imitazione architettonica del Teatro San Carlo di Napoli.
Per oltre un secolo (1830-1938), il Teatro Comunale rappresentò il tempio della cultura cittadina. Nel 2016, il Teatro Politeama è stato intitolato a Mario Foglietti, regista, giornalista e scrittore catanzarese. L’architetto Paolo Portoghesi ha progettato il teatro. La sala centrale a forma di ferro di cavallo, intorno a cui si articola l’edificio, riprende la tradizione del teatro classico all’italiana. La platea può ospitare 380 spettatori, mentre i cinque ordini di palchi ne possono contenere 550.
Questi tre teatri calabresi – Rendano, Cilea e Politeama – sono stati recentemente riconosciuti come monumenti nazionali. Un riconoscimento che permetterà di godere di una maggiore tutela anche dal punto di vista dei costi che riguardano le manutenzioni ordinarie e straordinarie, che avranno il sostegno dello Stato Centrale.
Gli altri teatri noti
Ma la Calabria può vantare altri teatri, tra i più noti ci sono il Teatro dell’Acquario a Cosenza. Un teatro che rappresenta un altro luogo importante per le arti sceniche nella città di Cosenza. Sempre a Cosenza sorge il Teatro Morelli. E a Castrovillari si trova il Teatro Sybaris che è situato all’interno del complesso del Protoconvento Francescano, che è stato il primo convento francescano costruito in Calabria nel 1221 dal Beato Pietro Cathin, discepolo e compagno di San Francesco d’Assisi.
Degno di attenzione anche il teatro comunale di Crotone. Noto anche come Teatro Vincenzo Scaramuzza o Teatro Warner Bentivegna, è un teatro moderno situato nell’ex ospedale cittadino. L’edificio è stato inaugurato dopo diciotto anni di lavori. Il teatro è stato intitolato a Warner Bentivegna, un grande attore nato a Crotone, come deciso dai cittadini attraverso un sondaggio pubblico. Il teatro è stato progettato per essere una “casa degli artisti” e un “facilitatore sociale”, un luogo in cui si elaborano e si scambiano esperienze artistiche. La struttura del teatro comprende una platea con 530 posti tra platea e loggione, tre centraline che gestiscono la torre scenica, così come il proscenio riservato all’orchestra.
Mentre Vibo Valentia può contare sul Cinema Teatro Moderno e a Lamezia Terme sorgono ben tre teatri: Grandinetti, Umberto e Franco Costabile.
info@meravigliedicalabria.it